Immaginate di trovarvi sul banco di scuola con il vostro compagno seduto di fianco, e per la prima volta rimanere concentrati sulla lezione invece di raccontarvi cazzate come ogni giorno. Che questo banco sia alle medie, superiori o università o ITS non importa, importa il professore, quella guida di mezza giornata che potrebbe farvi cambiare il modo di vedere la scuola, o meglio la scuola nella vita, o meglio ancora, la cultura nella vita. 

Non so se l’intenzione di Murubutu sia proprio questa, ma trovarsi di fronte un professore di storia e filosofia che vi spiega la lezione del giorno sotto forma di rap è un bella fotografia. Murubutu pseudonimo di Alessio Mariani, è un rapper italiano che a differenza degli altri MC utilizza la letteratura, la storia, la filosofia come base solida dei suoi testi.

Ora; il cantastorie era una figura della letteratura orale, un’artista di strada accompagnato dalla sua fidata chitarra che trasmetteva le sue storie alla cultura popolana, creando un collegamento tra parole e suono; questa figura è scomparsa con l’avvento del vinile e strumenti di distribuzione di musica di massa. Murubutu assume questa figura di storyteller contemporaneo distanziandosi dallo stereotipo di rapper, ritornando in epoche passate in cui il cantastorie aveva il ruolo di attivare l’immaginazione.

Nell’epoca digitale in cui si è persa la funzione immaginaria, Murubutu cerca un percorso difficile, ma molto intelligente; sfruttare la musica, mezzo unico ed avvincente, per trasmettere storie inventate o no, documentate o no, in maniera genuina, semplice, che arriva dritta al cuore.

Spesso storie con un finale amaro, forse come lo è nella vita, temi vicino ad ognuno di noi, chi più, chi meno si ritrova nei suoi pezzi e rimane senza fiato tra i ricordi generati dalla sua voce. Mi è capitato personalmente in quanto lavoro a bordo delle navi, con il suo terzo album “GLI AMMUTINATI DEL BOUNCIN’ OVVERO MIRABOLANTI AVVENTURE DI UOMINI E MARI” (2014)  in cui il tema principale è il mare, ed in cui ci sono storie descritte di questo mondo sommerso.

Musicalmente Murubutu nasce nel 1991 fondando i Kattiveria posse con altri due rapper, per poi stravolgere il gruppo con la partecipazione di altri MC e cambiando il nome del gruppo in: La Kattiveria. Nel 2009 contemporaneamente a questo progetto, ne introduce un altro, ovvero, quello da solista intraprendendo un percorso che lo porterà a creare un rap non legato al pensiero unanime di oggi.

Nel 2015 collabora con il duo hip hop sperimentale Uochi Toki nel brano Rest in Prose, Rest in Poetry contenuto nell’album il limite valicabile. Il brano è dedicato nelle rime di Murubutu alla figura del romanziere Giovanni Verga e nelle rime di Napo degli Uochi Toki al poeta Giacomo Leopardi.

Alessio Mariani è professore di storia e filosofia in un liceo in Reggio Emilia, chissà se con un cambiamento di pensiero, la figura del professore nelle scuole rivestirà più un ruolo di cantastorie, invece di semplice rompicoglioni! (Non me ne vogliano i prof!!).

Mattia Gargiulo