Gaza oggi. Nel sesto mese della decima guerra tra palestinesi e israeliani, la diplomazia fatica ancora a raggiungere almeno una tregua. La situazione nel sud della Striscia di Gaza è tesa, con bombe che colpiscono ospedali e morti tra pazienti, medici e rifugiati.

Oggi (dopo il rinvio) vediamo il voto del Consiglio di sicurezza dell’Onu rispetto alla molto richiesta risoluzione alternativa per il cessate il fuoco a Gaza. In un primo momento era prevista per sabato, ma il rinvio è stato deciso per consentire nuove discussioni. Le discussioni si orientano su un progetto di risoluzione preparato da diversi membri non permanenti del Consiglio, la cui ultima versione «chiede un cessate il fuoco umanitario immediato». Israele continua a mettersi di traverso con le Nazioni Unite rispetto a qualsiasi forma di aiuto umanitario o cessate il fuoco. La situazione si fa sempre più tesa.

La Mezzaluna Rossa palestinese ha riferito di aver perso i contatti con il suo staff presso l’ospedale al-Amal a Khan Younis, nella Striscia di Gaza, per mancanza di segnale wi-fi. Su X, la Mezzaluna Rossa ricorda che i servizi di comunicazione terrestre e cellulare, nonché Internet sono fuori uso nel governatorato di Khan Younis da 72 giorni.

Gaza oggi: Israele di traverso contro gli aiuti umanitari dell’UNRWA

L’UNRWA, cioè l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, sta faticando a fare il suo lavoro. L’agenzia ha fatto sapere che al momento Israele ha formalmente vietato qualsiasi consegna di aiuti alimentari. Questo nel nord della Striscia di Gaza.

annuncia su X, l’ex Twitter, il responsabile Philippe Lazzarini:

«Nonostante la tragedia che si svolge davanti ai nostri occhi, le autorità israeliane hanno informato l’Onu che non approveranno più i convogli alimentari dell’Unrwa nel nord del territorio»,

specificando che l’agenzia resta «la principale ancora di salvezza per i rifugiati palestinesi». Infatti dopo i recenti eventi di violenza e distruzione nella Striscia di Gaza, l’UNRWA è stata importantissima. L’agenzia ha svolto un ruolo cruciale nel fornire cure mediche e assistenza d’emergenza alle persone colpite. Inoltre lavora per ripristinare le infrastrutture essenziali, come scuole e ospedali, che sono state danneggiate durante i conflitti.

Pare che dopo le politiche di sabotaggio di Israele sia un lavoro complesso. Non si riesce a fornire una rilevante quantità aiuti in questo settore. Purtroppo il rischio di carestia si fa sempre più acuto dal 29 gennaio (secondo quanto spiegato dalla portavoce Juliette Touma).

il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, commenta:

«Impedire all’Unrwa di portare cibo significa di fatto negare la possibilità di sopravvivenza alle persone che soffrono la fame»,

Israele ha accusato l’Unrwa di impiegare «più di 450 terroristi» a Gaza. Inoltre sostiene che 12 dei suoi dipendenti sono stati direttamente coinvolti nell’attacco di Hamas del 7 ottobre. Attacco che di base è stato l’elemento su cui si basa l’intera strategia genocidaria di Israele.

Le ridicole accuse di antisemitismo all’ONU:

Israel Katz , ministro deli esteri di Israele:

«Sotto la leadership di Antonio Guterres l’Onu è divenuta una istituzione antisemita e antiisraeliana che offre protezione ed incoraggia i terroristi»:

ecco la dichiarazione prodotta da Kantz commentando la visita del Segretario generale al valico di Rafah.

Kantz continua:

«È stato oggi sul versante egiziano e ha biasimato Israele per la situazione umanitaria a Gaza senza condannare in alcun modo i terroristi di Hamas-Isis che saccheggiano gli aiuti umanitari e senza condannare l’Unrwa che coopera con i terroristi e senza invocare la liberazione immediata ed incondizionata di tutti gli ostaggi israeliani».

Gaza oggi, ennesimo attacco ad un ospedale:

L’IDF (Forze di difesa di Israele) e lo Shin Bet hanno lanciato nella notte una nuova offensiva nel quartiere di Al Amal, nella parte occidentale di Khan Yunis, nella Striscia di Gaza. Una nota delle Idf riferisce che l’operazione e’ tesa a «smantellare le infrastrutture terroristiche ed eliminare i terroristi nell’area». L’emittente televisiva si proprieta’ qatariota «Al Jazeera», nel frattempo, riporta che le forze israeliane hanno ucciso un membro del personale nella sala operativa di emergenza della Mezzaluna rossa palestinese nell’ospedale Al Amal. La struttura sanitaria sarebbe stata accerchiata dalle forze israeliane. Da parte loro, le Idf confermano che i militari stanno «circondando l’area e continuano a eliminare i terroristi in scontri ravvicinati». Esplosioni esplosioni e spari sono state segnalate anche all’ospedale Nasser di Khan Younis: tutti pazienti sono stati spostati fuori dalla struttura medica il mese scorso, ma centinaia di persone vi trovano ancora rifugio.

Ancora accuse di Genocidio:

La deputata democratica Alexandria Ocasio-Cortez domenica ha accusato Israele di genocidio contro il popolo palestinese e ha sostenuto i tagli agli aiuti militari statunitensi fino a quando gli aiuti umanitari non affluiranno liberamente a Gaza. La sua decisione di usare il termine genocidio, come aveva già fatto venerdì durante un discorso alla Camera, è stata «presa con straordinaria gravità», ha detto. «Mentre parliamo, in questo momento, 1,1 milioni di innocenti a Gaza sono sull’orlo della carestia» – aveva detto Ocasio-Cortez nel suo discorso venerdì -. Una carestia che viene intenzionalmente accelerata attraverso il blocco del cibo e dell’assistenza umanitaria globale da parte dei leader del governo israeliano”. Il vicepresidente Kamala Harris ha dichiarato domenica che gli Stati Uniti non escluderanno conseguenze per il governo del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu se dovesse procedere con un’offensiva militare a Rafah.

Ministro egiziano Shoukry

 «La situazione umanitaria a Gaza richiede un cessate il fuoco immediato (…) l’attuale situazione non può essere accettata né può persistere».

Gaza oggi: il blocco di Israele agli aiuti umanitari è l’ennesimo crimine di guerra

Israele ha informato le Nazioni Unite che non approverà più i convogli alimentari dell’Unrwa verso il nord di Gaza. Le risposte:

il direttore dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus scrive su X:

«Bloccare le consegne di cibo da parte dell’Unrwa significa di fatto negare alle persone che muoiono di fame la possibilità di sopravvivere. Questa decisione deve essere urgentemente revocata. I livelli di fame sono acuti. Tutti gli sforzi per consegnare il cibo non solo dovrebbero essere consentiti, ma ci dovrebbe essere un’immediata accelerazione delle consegne di cibo».

Lo scrive commentando il post del capo dell’Unrwa Philippe Lazzarini. Ribadiamo che nel post afferma che Israele ha informato le Nazioni Unite che non approverà più i convogli alimentari dell’Unrwa verso il nord di Gaza. La situazione è tragica.

Maria Paola Pizzonia, Autore presso Metropolitan Magazine