Il Gruppo H&M sta cercando di consolidare la brand equity aumentando le proprie credentials in fatto di sostenibilità. E a sottolinearlo è proprio il report di sostenibilità annuale del gruppo.

H&M incrementerà l’utilizzo di materiali riciclati per la sostenibilità, con l’obiettivo di arrivare al 100% nel 2030

Ma cosa significa che il gruppo H&M sta aumentando le proprie credentials per quanto riguarda la sostenibilità? A spiegarlo è direttamente la responsabile sostenibilità del gruppo H&M Leyla Ertur a WWD: “La crescita della redditività mira a svincolarsi dall’uso delle risorse con una maggiore enfasi sul riciclo”.

Il gruppo ha raggiunto l’85% di materiali riciclati o “di provenienza sostenibile” nel 2023, con l’obiettivo di arrivare al 100% entro il 2030. L’espressione “di provenienza sostenibile” comprende materie prime organiche, rigenerative e responsabili, tra cui lana e cachemire certificati responsabili, oltre alla concia senza cromo per la pelle. I materiali che soddisfano questi standard raggiungeranno il 60% nel 2023. I tre materiali principali dell’azienda sono cotone, poliestere e poliammide.

“Questo significa che dobbiamo lavorare per assicurarci di avere una qualità davvero attraente per i clienti, i pezzi più importanti, ma anche che i nostri clienti possano essere sicuri che siano stati acquistati in modo responsabile, che lavoriamo sui nostri ambiziosi obiettivi climatici per assicurarci che lo shopping con H&M sia parte della trasformazione nel tempo verso un futuro della moda più sostenibile”, ha detto l’amministratore delegato Daniel Ervér in una telefonata con gli investitori dopo la pubblicazione dei risultati annuali del retailer svedese.

La quota di materiali riciclati era del 25% nel 2023 e il gruppo punta a raddoppiarla entro il 2030. Attualmente il 79% del poliestere viene riciclato, ma gran parte di questo proviene da bottiglie di plastica PET e l’azienda vuole passare al riciclo da tessuto a tessuto. Il PET era una buona soluzione in passato, ma nel settore si discute se togliere la plastica dalla catena di riciclaggio che potrebbe creare nuove bottiglie, trasformandola invece in tessuto, sia il modo migliore per creare un sistema a “ciclo chiuso”.

Seguici su Google News