Il temerario e grottesco Capitan Mutanda, il supereroe ideato dallo scrittore statunitense Dav Pilkey, prende vita. Distribuito da 20th Century Fox, il film d’animazione e’ pronto ad intrattenere gli entusiasti lettori, che lo avevano accompagnato nelle sue mirabolanti avventure , dall’1 novembre in tutte le sale d’Italia. 

E’ il 1997 quando, tra un cartone animato trasmesso su “Bim, bum, bam” e l’altro, una mocciosa delle elementari, mossa dall’impellenza di fare il suo solito acquisto settimanale, si dirige nella cartoleria di fiducia appena di fronte casa sua. Avida e mai satura di curiositá’, si appresta a scoprire quale sara’ uno degli ultimi numeri della serie Azzurra del Battello a Vapore che ha quasi del tutto completato. “Le mitiche avventure di Capitan Mutanda” e’ un titolo buffo come i disegni che colorano la copertina e la mocciosa, a stento, contiene un conato di risa spontanee davanti al commesso. Quella, si, sarebbe stata una delle letture piu’ spassose a cui avrebbe dedicato il suo tempo. Una di quelle che, negli anni, ricordera’ con la stessa, inalterata, spensieratezza.

 

“Le mitiche avventure di Capitan Mutanda” e’ il primo della serie di 11 libri per ragazzi scritti da Dav Pilkey. La trama, irriverente e coinvolgente, ha come protagonisti Giorgio Giorgi e Carlo de’ Carlis ( i nomi nelle prime edizioni italiane) : due marmocchi vivaci con la predilezione per gli scherzi, che amano intrattenere i compagni della scuola elementare Gabriele de’ Amicis con le avventure di Capitan Mutanda, il supereroe da loro creato. Goffo, calvo e in sovrappeso, il protagonista che anima i fumetti che i bambini scrivono e disegnano personalmente, usa i poteri della mutanda per sconfiggere il male. Impavidi e perseveranti nell’essere i fautori indiscussi di una marachella dietro l’altra, attraggono inevitabilmente le ira del preside scolastico: l’irascibile signor Grugno che non perde occasione per metterli in punizione. Saránno gli effetti di un anello 3D giocattolo, usato da Carlo e Giorgio sul terribile preside dallo scarso senso dell’umorismo, a trasformarlo nel bizzarro eroe in mantello rosso e mutandoni.

I bestseller di Pilkey, sono entrati in quel periodo di diritto nella classifica dei 10 libri piu’ “proibiti” d’America: frutto delle critiche scandalizzate da parte di genitori pressapoco bigotti dal parere cigolante che la serie potesse inneggiare, di fatto, alla malacreanza dei figlioli presso le mura scolastiche. Ciononostante, i libri furono tradotti in 20 lingue e venduti come caramelle in tutto il mondo. Tra le caratteristiche speciali impresse sulle pagine dei racconti illustrati, ci sono i Flip-o-Rama, gli effetti speciali usati dall’autore nel suo intento di comunicare con i piccoli lettori. La chicca consisteva nel fare in modo che alcune pagine diventassero animazioni se si obbediva alla regola di sfogliarle velocemente.

La Dreamworks, dopo 20 anni dalla pubblicazione del primo romanzo, decide di investire 38 milioni di dollari per la produzione del film animato, la cui regia e’ stata affidata a David Soren. Il corteggiamento dello Studio nei confronti del singolare autore, ha avuto inizio nel 2011, riuscendo ad ottenere un sodalizio entusiasta quando e’ stato scelto l’outfit del supereroe, le mutande, da parte dello staff per presiedere all’incontro con il padre del portentoso Capitan. 

Ed Helms (Capitan Mutanda), Kevin Hart e Thomas Middleteach (George e Harold) e, per finire, Nick Kroll (il malvagio professor Poopypants), sono gli attori che presteranno le voci originali ai nostri protagonisti. Pronti a sfoderare il vostro intimo migliore?

 

 

Alessia Lio