Dal 13 ottobre 2017 è online il brano “Piccola danza” estratto dall’album pianoforte solo “Rinascita” del compositore e pianista italiano pluripremiato Paolo Cognetti. L’album è prodotto da OSB Records, distribuito da Artist First edizioni Warner Chappell Music.
Il brano di Cognetti trasmette un messaggio purificante, è pura quiete. Sarebbe la colonna sonora adatta ai boschi celtici abitati da creature fantastiche quali elfi e fate. Sia la musica che il videoclip attingono a quello che era il panismo dannunziano: un’unione affiatata dell’io con il tutto, con la natura. E’ un momento di alienazione in cui il tempo si ferma e tutto a un tratto c’è solamente la realtà che si muove in una piccola danza, proprio come le fragili foglie di un albero. Musica che scorre forte quanto il tempo, in una scena di assoluta tranquillità. Quante volte guardiamo altrove, indaffarati, ignorando le piccole cose attorno a noi. La frenesia, il caos, la monotonia psicologica che è insidiata in noi. Dimentichiamo tutto. Se solo lasciassimo andare le note, se solo ci fermassimo un momento, obbedendo a loro invece che al dovere. La natura ci parla continuamente: è un rapporto complicato, ovviamente, quello fra uomo e natura, ma il più sincero da secoli. L’impotenza, lo sgomento davanti a un qualcosa di così sublime (per dirla alla Burke) evidenzia all’uomo la sua piccolezza, mentre cerca di sfiorare l’infinito. Se solo l’uomo accettasse la sua miseria, potrebbe raggiungere più facilmente la sua grandezza. Chi vive a contatto con la natura sa già di cosa si parla. Per chi non lo sa, c’è la piccola danza di Paolo. Afferma l’artista a proposito del brano in questione:
Cover “Rinascita” – Credits: ufficio stampaAmo pensare alla musica sempre come al frutto di un incontro. La mia “Piccola danza” incontra il lavoro di una bravissima artista, Golnar Dashti (Tehran, 1986), che nel suo video ci permette di fare l’esperienza di quanto guardare sia diverso da vedere, così come sentire sia molto differente dall’ascoltare.
“Rinascita” è come un diario musicale contenente emozioni e pensieri: è una raccolta di dieci brani che raccontano a modo loro particolari esperienze di vita e riflessioni private del pianista, si possono cogliere attraverso l’immediatezza delle note. Si celebra in particolare la resilienza, ovvero la forza intrinseca che possiede ogni uomo di resistere alla vita, di non lasciarsi andare, di trarre le negatività a proprio vantaggio. Resiliente è chi cade e si rialza. E’ una rifioritura ad una nuova vita: una rinascita, appunto. L’artista riesce ad aprire il cuore ai tasti bianchi e neri riuscendo a tradurre i battiti in poesia pura. Ciò che è elaborato come qualcosa di intimo e personale, riesce, attraverso il pianoforte, ad interagire con il pubblico. In tal modo, ognuno può interpretare la musica in base ai propri vissuti. Milioni di messaggi, tutti diversi fra loro, ad ogni ascolto sensazioni nuove. La musica è lo strumento che riesce ad unire gli esseri umani attraverso la passione per essa. E’ condivisione: le tracce di “Rinascita” sono piene di sfumature sempre nuove, è impossibile classificarle tutte quante.
“Rinascita” è la scelta che, per definizione, esclude tutte le altre; è il rischio che tale scelta comporta, ma anche la fiducia con cui la si intraprende. Musicalmente questo percorso ideale si realizza con un elemento che, presentato all’ inizio del brano, dopo averlo esplorato nella sua natura da varie angolature, trova al termine di un intenso crescendo una sua decisiva trasformazione.
TRACKLIST
1. Rinascita
2. Da nessuna parte
3. Viagem
4. Tema
5. Intorno
6. Immobile di fronte all’abisso
7. Un altro sguardo
8. Gaze in thine own heart
9. Piccola danza
10. Onde
Consigliamo l’ascolto dell’album e del singolo di Paolo Cognetti a chiunque abbia voglia di cogliere con sensibilità un nuovo tipo di bellezza, più intima, una piccola danza che non tutti riescono a notare. Ci sono tracce che hanno molto da donare a chi sa ascoltarlo con il giusto spirito.
Giulia Pappalardo