Via libera del Congresso in Spagna per la legge di amnistia riguardo gli implicati nel processo secessionista in Catalogna. Ora si attende la firma del re.

Nonostante gli sforzi dell’opposizione, il Congresso spagnolo ha approvato la controversa legge di amnistia per i coinvolti nel processo secessionista in Catalogna. La legge, sostenuta dal Psoe e dai suoi alleati, ha ottenuto 177 voti favorevoli.

Com’è stata approvata in spagna la legge sull’amnistia? Il ruolo del Re:

Il veto del Partito Popolare al Senato non è riuscito a bloccare la legge, grazie alla maggioranza parlamentare della Camera bassa. Ora, la magistratura dovrà applicare la legge ai coinvolti nella dichiarazione unilaterale di indipendenza del 2017, inclusi figure come l’ex presidente della Generalitat, Carles Puigdemont. Puigdemont aveva richiesto questa legge in cambio del suo supporto a Pedro Sánchez per l’investitura.

La legge non sarà immediatamente effettiva poiché necessita della firma del re. Con Felipe VI attualmente in El Salvador per l’insediamento del presidente Nayib Bukele, la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dello Stato è rimandata. Con 172 voti contrari, il margine di approvazione è stato molto stretto, costringendo i deputati socialisti a restare a Madrid per garantire la presenza necessaria.

Reazioni e controversie:

Pedro Sánchez non ha partecipato al dibattito, ma ha votato mentre dagli spalti si sentivano accuse di tradimento. Questo voto arriva dopo sei mesi di difficili negoziati tra il governo e i partiti pro-indipendenza.

La legge prevede l’amnistia per 370 accusati del processo secessionista. Il governo sostiene che essa favorirà la normalizzazione della convivenza in Catalogna. I partiti pro-indipendenza, come Junts e Erc, hanno celebrato l’approvazione, definendola un “giorno storico”. Pere Aragonès, presidente della Generalitat, ha dichiarato sui social che oggi “vince la democrazia”.

Il Partito Popolare ha criticato duramente la legge, descrivendola come una concessione ai pro-indipendenza per mantenere Sánchez al potere e definendola “disgustosa”.

Un commento su quel che sta avvenendo in Spagna rispetto alla legge sull’amnistia:

L’approvazione della legge di amnistia rappresenta un passo significativo verso il riconoscimento delle aspirazioni indipendentiste della Catalogna. Questa legge è una chiara dimostrazione della volontà di riparare ai torti subiti dai protagonisti del processo secessionista del 2017. È un segnale che, ad oggi, la Spagna riconosce la legittimità delle richieste di autonomia e autodeterminazione di un popolo che ha sempre lottato per i propri diritti.

La storia ci insegna che la libertà dei popoli è un diritto inalienabile. Le voci dei catalani, che per anni hanno chiesto maggiori libertà e rispetto per la loro identità culturale, sono state finalmente ascoltate. L’approvazione di questa legge è una vittoria non solo per i catalani, ma per tutti i movimenti indipendentisti che lottano per il riconoscimento dei propri diritti.

Maria Paola Pizzonia, Autore presso Metropolitan Magazine