Un periodo pazzesco per la nostra atletica che potrebbe essere oscurato, anche minimamente, dalla lite Jacobs-Mei andata in scena nei giorni scorsi. Dopo aver fatto incetta di medaglie dominando gli Europei casalinghi di Roma, il nostro movimento sportivo ha assistito al battibecco tra il corridore e il presidente della Federazione. Qual è stato il motivo scatenante? Ricostruiamo l’accaduto.

Jacobs-Mei, uno scontro evitabile?

Non farò i campionati italiani, un appuntamento che ho sempre onorato, lo testimoniano i miei cinque titoli. Ma abbiamo deciso che l’avvicinamento all’Olimpiade sarebbe stato diverso. Abbiamo ancora da lavorare tanto, arriverò a Parigi da campione olimpico e voglio arrivarci nelle migliori condizioni possibili. Lotterò fino all’ultimo centimetro“. Queste le dichiarazioni di Marcell Jacobs, campione continentale dei 100 metri, che aveva ufficializzato la sua mancata presenza a La Spezia per gli Assoluti.

Una notizia che non era stata presa benissimo da Stefano Mei, presidente della FIDAL: “Non ne sapevo nulla, nessuno mi ha consultato, tantomeno ha informato il settore tecnico. Solo il 19 mi aveva confermato la presenza a La Spezia. Così non va proprio bene. Chiederò spiegazioni al vice presidente vicario Sergio Baldo, che è anche suo comandante alle Fiamme Oro. Mi dispiace che Marcell non ci sia, ma ne prendo atto. Anche se a questo punto non sono nemmeno sicuro che il motivo sia quello di ritornare per un periodo in Florida. Promettere una cosa e poi farne un’altra non va proprio bene. Ne dovremo parlare a fondo“.

L’azzurro si allenerà negli Stati Uniti, dove ha raggiunto la famiglia in Florida, per lanciare la sua forte candidatura al trono olimpico. Il suo obiettivo parigino? Andare a caccia di una maestosa doppietta che eleverebbe ancora di più il suo nome nell’universo dell’atletica mondiale.

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