Come ogni anno arriva la crisi per quanto riguarda l’emergenza ospedali e i pronto soccorso. Si parla infatti di una vera e propria “crisi estiva”, che ogni anno colpisce tantissime realtà sanitarie italiane. È proprio tra giugno e settembre che la maggior parte del personale, tra cui oltre il 91% dei medici, usufruisce dei 15 giorni di ferie, come garantito dal contratto nazionale del lavoro. Ovviamente, questo comporta una riduzione del personale sia di medicina interna, sia degli ospedali in generale.
Emergenza ospedali: i numeri
La riduzione dell’organico in reparto comporta ovviamente un aumento del carico di lavoro per il personale che resta fino al 42,7% dei casi. A rendere noti questi dai la Federazione dei medici internisti ospedalieri. E non è un problema solo dei reparti: nella maggior parte dei casi anche gli ambulatori sono costretti a ridurre il carico delle attività del 52,7%. Nel 15,1% degli ospedali sono addirittura costretti a chiudere. “Sono enormi i sacrifici sostenuti dai medici per coprire la carenza di personale”, afferma Fadoi. E così, il 56,8% del personale tra giugno e settembre è costretto a rinunciare al suo giorno di riposo per garantire l’attività. Inoltre, neanche le 11 ore di riposo obbligatorie non sempre sono garantite, almeno per il 26,7% dei professionisti.
Seguici su Google News