Una scossa di terremoto con epicentro i Campi Flegrei e magnitudo 3.6 è stata registrata a Napoli alle 8.08 del mattino. Dal centro a Fuorigrotta, il sisma è stato distintamente avvertito in diversi quartieri del capoluogo partenopeo, specie ai piani più alti. Da mesi tutta l’area flegrea è oggetto di attività sismica generando panico nella popolazione. Il sisma è stato seguito da altri fenomeni di assestamento.

Si tratta del bradisismo in atto nella zona della caldera. La scossa ha avuto come epicentro l’area occidentale, presumibilmente a ridosso della Solfatara ed è stata distintamente avvertita anche al centro di Napoli. Numerose le segnalazioni sui social: da Pozzuoli, Bacoli, Fuorigrotta e Bagnoli fino al Vomero e all’Arenella e ai piani alti di Materdei. Una nuova scossa si è registrata anche alle 8.27 di magnitudo inferiore.

Campi Flegrei: INGV “sollevamento terreno non rallenta”

«I dati sulla deformazione crostale nell’area dei Campi Flegrei sono tali da far pensare ad altri episodi di sismicità nel breve periodo, di intensità in linea con quelli che sono stati registrati nelle ultime settimane». Ha spiegato solamente ieri il direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv, Mauro Di Vito, a proposito di quanto emerso dal bollettino relativo al periodo 8-14 luglio diffuso dall’Osservatorio Vesuviano, secondo cui la velocità di sollevamento del suolo non sta rallentando.

«Il sollevamento del suolo nell’area dei Campi Flegrei è caratterizzato da lievi fluttuazioni, ai primi di luglio ci aspettavamo che questi valori potessero cambiare, siamo invece tornati al sollevamento di due centimetri al mese, che è obiettivamente un valore alto: sono i valori di questo periodo di crisi bradisismica», ha aggiunto Di Vito.

Alessandro Libianchi

Seguici su Google News