Sinner è stato dichiarato innocente dopo un’accusa di doping, col numero 1 del mondo risultato positivo perché entrato in contatto con una sostanza proibita, una pomata, all’ultimo torneo di Indian Wells. Ora che si è fatta luce sulla situazione, Jannik è stato dichiarato non colpevole, pur perdendo i 400 punti ottenuti al torneo

Secondo la ricostruzione svolta dal Tribunale Indipendente, Sinner avrebbe utilizzato uno spray acquistato in farmacia dal preparatore atletico per curarsi un taglio a un dito. Una volta applicato il prodotto, contenente la sostanza contestata, il fisioterapista avrebbe trattato il tennista altoatesino con un massaggio senza utilizzare i guanti e causando così la contaminazione. 

Riconoscendo l’assenza di dolo, l’ITIA ha deciso di togliere i 400 punti della finale di Indian Wells e il relativo premio in denaro, circa 300.000 euro, ma consentendo all’azzurro di esser rigorosamente al via degli US Open. “Ora posso buttarmi alle spalle un periodo davvero molto difficile e profondamente triste – ha fatto sapere Sinner attraverso un comunicato stampa -. Continuerò a fare il possibile per fare in modo di attenermi al programma antidoping dell’Itia, e sono circondato da un team molto attento e meticoloso”.

“Le regole antidoping devono essere estremamente strette perché abbiano effetto. Per questo può capitare che in alcuni casi anche atleti innocenti possano essere coinvolti – ha aggiunto il legale del fuoriclasse italiano Jamie Singer -. Non c’è alcun dubbio che Jannik Sinner sia totalmente innocente rispetto a questo caso ma il giocatore è responsabile di tutto ciò che accade all’interno del suo sistema, anche se non ne è a conoscenza, come in questo caso eccezionale”