Fernando Verdasco sospeso dal tennis per doping: la situazione

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Di Redazione Sport

Il mondo del tennis internazionale scosso dopo un controllo antidoping che ha rilevato un’irregolarità. Ma niente di grave. O meglio: niente di premeditato. Il protagonista di questa vicenda è Fernando Verdasco, attuale numero 125 del mondo nel Ranking ATP. Lo spagnolo è stato trovato positivo al doping quasi un anno fa (febbraio 2022 al torneo di Rio de Janeiro) ed è stato sospeso. La sua posizione, però, non è apparsa grave: il tennista iberico ha immediatamente collaborato con l’ITIA fornendo tutto il suo appoggio nelle indagini e mostrando prove convincenti della sua involontaria negligenza. La sostanza sotto processo è il metilfenidato, utilizzata dal 39enne per il trattamento del disturbo da deficit di attenzione/iperattività. Verdasco nell’occasione aveva dimenticato di rinnovare l’esenzione per uso terapeutico.

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Nel comunicato dell’ITIA si legge che l’Agenzia “accetta che il giocatore non aveva intenzione di imbrogliare, che la sua violazione è stata involontaria e non intenzionale, e che non ha alcuna colpa o negligenza significativa. Nelle circostanze specifiche di questo caso, in base al grado di colpa del giocatore, il TADP (il “Tennis Anti-Doping Programme”, ndr) consente di ridurre il periodo di ineleggibilità applicabile da due anni a due mesi“. Non a caso, infatti, il tennista ha ammesso immediatamente la sua negligenza mettendosi fin da subito a disposizione dell’organo competente mostrando, inoltre, la prescrizione medica del farmaco “proibito”.

Fernando Verdasco, dopo aver accettato la pena ed essersi messo a disposizione delle autorità, potrà tornare in campo per gli Australian Open dopo essere apparso in campo l’ultima volta il 9 novembre scorso. Una storia, tutto sommato, finita nel migliore dei modi per l’esperto giocatore spagnolo.

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