Domani, 28 agosto, nella sala Grande del Palazzo del Cinema, al Lido di Venezia, Sveva Alviti darà il via alla cerimonia d’inaugurazione. Qualche ora dopo il tradizionale photocall alla spiaggia dell’Excelsior. Dieci giorni dopo, il 7 settembre, sempre lei darà inizio alla cerimonia di chiusura e alla premiazione, con la consegna del Leone d’Oro e degli altri premi ufficiali. In mezzo, tanti red carpet, eventi e appuntamenti a ogni ora del giorno e della notte.
Nata a Roma il 14 luglio 1984, dopo una carriera sulle passerelle di tutto il mondo riceve la chiamata dello spettacolo. Teatro (The interrogation, The mirror stage e Alla ricerca della romanità perduta tre pièce a cui ha preso parte), video musicali (Una come te di Cesare Cremonini, Where are we runnin’? di Lenny Kravitz), televisione (La mia casa è piena di specchi con Sophia Loren, Ho sposato uno sbirro con Flavio Insinna e la serie antologica Nudes 2, di prossima uscita) e cinema (Cam girl, Dalida, AmeriQua, Restiamo amici e il cortometraggio Alice tra gli altri) gli ambiti in cui opera e in cui le vengono riconosciute le sue capacità: nel 2018 è candidata come “Miglior attrice emergente” ai francesi Premi César, nel 2022 premiata come “Miglior interprete” alla XXI edizione del RIFF – Rome Indipendent Festival.
Nel 2019 si innamorò di Anthony Delon, primogenito di Alain: «È stato dopo una giornata di lavoro, ero stanca. Avevo comunque deciso di uscire a cena. Ed ecco che arriva Anthony accompagnato da un amico comune che ci presenta. Si è seduto davanti a me e abbiamo parlato per cinque ore filate. Eravamo in sintonia. Non avevo mai avuto un’esperienza del genere».
Già dopo un anno lui le propose il matrimonio, durante una vacanza in Costiera Amalfitana:«È stato un momento dolce, forte, commovente. Mi ha dato due anelli! Anthony era entusiasta del posto, Positano, ma, siccome l’anello che aveva ordinato non era pronto, nel frattempo me ne ha regalato un altro». Lui, già padre di 3 figlie, sperava di allargare la sua famiglia: «Che cosa meravigliosa sarebbe».