Un ko fastidioso per Matteo Arnaldi eliminato a un passo dagli ottavi degli US Open, uno dei tornei più importanti dell’anno della racchetta internazionale. L’italiano non ha giocato il suo miglior tennis incappando in grossolani errori (non da lui) che hanno spianato la via della vittoria all’avversario Jordan Thompson, tennista australiano. Al termine della sfida sul cemento blu statunitense, il sanremese ha fatto un bilancio della partita imputandosi diverse colpe.

Le parole di Matteo Arnaldi dopo l’eliminazione agli US Open: “Troppi errori gratuiti”

Le statistiche parlano da sole, ho fatto cinquanta errori gratuiti, quindici doppi falli avrò fatto, quindi non credo che sul match ci sia tanto da parlare. Lui ha giocato bene, ha fatto la sua partita…io ho giocato l’opposto di come ho giocato le precedenti, sicuramente non sono contento, però dobbiamo accettarlo, andare avanti, cercare di migliorarsi. Fa parte del tennis, del gioco. Ci sta non giocare al meglio, non me lo aspettavo e avrei voluto fare di più. È così, ogni tanto capita, cercherò di lavorarci sopra e poi si ripartirà – le parole di Matteo Arnaldi . Al terzo sono stato un po’ più attento, ho fatto meno errori, ho cercato di portarla più sulla lotta e ci sono riuscito, poi le statistiche parlano chiaro, gli errori oggi ci sono stati, poi al tie break ho fatto due doppi falli, uno sul 4-3, uno sul match point e altri errori. È stata una partita più lottata dal terzo set in poi, quindi se l’avessi portato a casa sarebbe stata un’altra storia, però come ho detto, non sono contento di come ho gestito quei momenti, d’altro canto è stato anche bravo lui a mettermi nella condizione di non giocare il mio miglior tennis“.

“Devo migliorare molte cose”

Ci sono da migliorare tante cose, sennò non sarei 30 al mondo, ma top 10. Ci sono tante cose che sto migliorando da inizio anno e dovrò migliorare. La continuità è quella che mi sta mancando quest’anno, e che l’ho portata in pochi tornei, quindi credo che questo sia l’aspetto più importante, dovrò lavorarci e cercare di migliorare e portare questa continuità in più tornei. Se avessi pensato alla pressione, ne avrei avuta sempre di più perché difendevo un quarto turno. Sto facendo le mie partite, ho giocato molto bene le prime due, oggi non è andata come pensassi, però Thompson ha giocato molto bene, ha vinto le sue partite quest’anno, forse l’anno migliore della sua carriera, c’è da dare credito a lui“.

(Credit foto – Federazione Italiana Tennis e Padel)

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