In Venezuela la Procura ha chiesto e ottenuto l’arresto del candidato di opposizione a Maduro, Edmundo González Urrutia. È infatti accusato di “reati di usurpazione di funzioni, falsificazione di documenti pubblici, istigazione a disobbedire alle leggi dello Stato, cospirazione, sabotaggio per danneggiare i sistemi ed associazione terroristica”. E non solo: “Gonzalez Urrutia ha la faccia tosta di dire che non riconosce le leggi, che non riconosce nulla, questo è inammissibile”, ha detto il presidente durante il suo programma televisivo settimanale. 

L’arresto di Gonzales e la decisione di Maduro

Police hurdle a gas canister at protesters demonstrating against the official election results declaring President Nicolas Maduro’s reelection, the day after the vote in Caracas Venezuela, Monday, July 29, 2024. (AP Photo/Matias Delacroix)

La richiesta è stata emessa dal procuratore ausiliario Luis Ernesto Dueñez Reyes. È inoltre indirizzata al primo giudice speciale di primo grado in Funzioni di Controllo con giurisdizione sui casi legati ai crimini associati al terrorismo. Quest’ultimo è coinvolto affinché la renda esecutiva.

Le proteste non solo mancate. Secondo la leader dell’opposizione venezuelana Maria Corina Machado, le minacce “ottengono solo la  coesione dell’alleanza e un aumento del sostegno che ricevono all’interno e all’esterno del Paese. Minacciare il  presidente eletto non fa altro che avvicinarci e aumentare il sostegno dei venezuelani e del mondo a Edmundo  Gonzalez. Serenità, coraggio e fermezza”, ha scritto in un post su X.

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