Purtroppo Amadeus sul Nove non riesce ad arrivare al pubblico sperato, e se prima Chissà chi è oscillava intorno al 3% di share, da un paio di settimane a questa parte si è assestato sul 2% nonostante finisca mezzora dopo Stefano De Martino e gli ascolti siano stati scorporati in prima e seconda parte. Un vero peccato per un professionista come lui, ma era del tutto prevedibile, dato che il pubblico segue il programma che più gli piace e non chi lo conduce.
Oggi, ospite a Dj Chiama Italia dal suo amico Linus, a domanda diretta: “Ti aspettavi che sarebbe stato complicato?” Amadeus stupisce e paventa addirittura un cambio orario. “Sì, per forza. Quando sei in un canale come questo, quindi più piccolo, di nicchia, per quanto ambizioso, è ovvio che poi questo lo devi tenere in conto e devi capire se è il caso di continuare a quell’ora, perché poi bisogna essere pragmatici, non è che ti devi intestardire. La statistica ti dà dei segnali per capire che strada intraprendere e quindi vediamo“.
Tutti gli occhi ora sono puntati su La Corrida, programma che l’ultima volta su Rai1 con Carlo Conti (era il 2020) ha fatto solo il 18% di share.
“Se temo il flop? No. Ora faccio un altro campionato. In un paragone calcistico è come dire: ‘Ho giocato nel Real Madrid, adesso sono in una squadra dalle grandi ambizioni che però è bassa in classifica’. La scommessa è crescere nel tempo. È un’avventura nuova, non tutto si misura in share, che pure rimane importantissimo. Alzarlo di un punto sarà un risultato straordinario. Mi ricorda un po’ i tempi in cui lavoravo a Radio Deejay. Quando mi chiesero di passare a Radio Capital non c’era nemmeno uno speaker. Fui il primo. Amo le sfide”.