Sanitari intasati: cosa fare? Chiunque se l’è chiesto almeno una volta nella vita, vuoi perché ha dovuto fronteggiare il problema, vuoi per la paura di doverlo fare.

La cattiva notizia è che l’intasamento dei sanitari è un fenomeno comune. La buona, che esistono rimedi fai da te. Ovviamente, questi sono riservati ai casi meno gravi. Quando il problema è complesso, è bene affidarsi a un servizio professionale. Per esempio, a quello di pronto intervento idraulico a Roma di Turboidraulico, ditta che si fa apprezzare per la tempestività e la competenza, per la capacità di offrire il meglio al giusto prezzo. 

Ad ogni modo, nella guida che segue forniremo informazioni proprio sui rimedi, pur iniziando dalle cause e dai segnali di intasamento. 

Le cause più comuni di intasamento dei sanitari

Dunque, quali sono le cause più comuni di intasamento dei sanitari? Molti credono che queste si limitino al cattivo comportamento delle persone. In realtà, le motivazioni possono essere anche tecniche. Ma ecco una panoramica. 

  • Accumulo di capelli e peli. I capelli e i peli, soprattutto nella doccia e nel lavandino, si accumulano rapidamente, creando una massa che rallenta il flusso dell’acqua e ostruisce le tubature.
  • Residui di sapone e prodotti per l’igiene personale. Il sapone e altri prodotti per l’igiene, quando si mescolano con l’acqua e i minerali, formano residui che aderiscono alle pareti delle tubature, riducendo il passaggio dell’acqua.
  • Oggetti estranei accidentalmente caduti nello scarico. Oggetti come giocattoli, piccoli utensili o gioielli possono accidentalmente cadere nello scarico, bloccando il flusso e causando intasamenti difficili da risolvere.
  • Eccessivo utilizzo di carta igienica. L’uso eccessivo o errato della carta igienica, specialmente se di tipo molto spesso, può creare blocchi nei sanitari, rendendo difficile il normale scarico dell’acqua.
  • Calcare e depositi minerali. In aree con acqua dura, il calcare e i depositi minerali si accumulano nel tempo all’interno delle tubature, riducendo il diametro utile e ostacolando il passaggio dell’acqua.
  • Problemi strutturali delle tubature. Tubature vecchie, danneggiate o mal progettate possono causare ristagni d’acqua, che favoriscono l’accumulo di detriti e provocano intasamenti frequenti.

I segnali anticipatori

Quando il sanitario è molto intasato, i sintomi sono impossibili da ignorare. In alcuni casi, e in particolare quando l’intasamento non è completo, i segnali sono più subdoli. Qui elenchiamo i segnali relativi a entrambi gli scenari. 

  • Acqua che defluisce lentamente o non defluisce affatto. Quando l’acqua impiega più tempo del normale a scorrere via o rimane stagnante nel sanitario, è un chiaro segnale che qualcosa sta ostruendo le tubature.
  • Gorgoglii provenienti dallo scarico. I rumori gorgoglianti provenienti dagli scarichi indicano la presenza di aria intrappolata nelle tubature, segno che c’è un blocco parziale che ostacola il normale flusso dell’acqua.
  • Cattivi odori. L’odore sgradevole che proviene dagli scarichi è spesso un segnale che materiali organici si stanno accumulando all’interno delle tubature, causando fermentazione e intasamenti imminenti.
  • Rigurgito di acqua dal sanitario. Quando l’acqua risale dal sanitario o da altri scarichi, il blocco è così grave da impedire il normale deflusso, causando il ritorno del liquido verso l’alto.

Sanitari intasati, cosa fare? Le soluzioni fai da te

Per fortuna, se il problema non è grave, è possibile intervenire in prima persona, senza affidarsi a professionisti. Ecco alcuni rimedi fai da te che potrebbero funzionare. 

  • Utilizzo dello sturalavandino o della ventosa. Questo strumento è efficace per creare pressione e spingere il blocco verso il basso. Bisogna coprire bene lo scarico con la ventosa e fare movimenti energici verso l’alto e verso il basso per eliminare l’ostruzione.
  • Bicarbonato di sodio e aceto. SI versa mezzo bicchiere di bicarbonato nello scarico, seguito da mezzo bicchiere di aceto. Si lascia agire per circa 15-30 minuti, poi si sciacqua con acqua bollente. La reazione chimica innescata da queste sostanze aiuta a sciogliere i detriti.
  • Smontaggio e pulizia del sifone. Se l’intasamento è nel lavandino, può essere utile smontare il sifone. Dopo aver rimosso il sifone, lo si pulisce accuratamente, eliminando eventuali accumuli di sporco o oggetti incastrati.
  • Prodotti chimici specifici per sturare gli scarichi. Esistono in commercio prodotti chimici appositi che sciolgono i blocchi causati da grasso, sapone e capelli. È importante usarli con cautela e solo in casi di emergenza, poiché possono danneggiare le tubature nel lungo termine.

Quando chiamare un idraulico

A volte il fai da te non basta. Anzi, è persino dannoso. Ecco che si rende necessario l’intervento di un professionista. In questo caso, anzi in questi casi, la risposta alla domanda sanitari intasati, cosa fare consiste nel contattare un idraulico per il pronto intervento.

  • Intasamenti persistenti o ricorrenti. Se l’intasamento si ripresenta nonostante l’uso di rimedi fai da te, potrebbe esserci un problema più serio nelle tubature, che richiede l’intervento di un idraulico.
  • Problemi strutturali delle tubature. Quando si sospetta un danno alle tubature, come crepe, perdite o disallineamenti, è fondamentale chiamare un professionista per evitare peggioramenti o danni strutturali maggiori.
  • Mancanza di competenze o attrezzature adeguate. Se non si dispone delle competenze tecniche o degli strumenti necessari per affrontare un’intasamento complesso, è preferibile rivolgersi a un idraulico per evitare di aggravare la situazione.
  • Dubbi sulla sicurezza dell’intervento fai da te. Se si ha il timore che un tentativo fai da te possa compromettere la sicurezza è meglio affidarsi a un professionista per garantirsi un intervento sicuro ed efficace.

Ovviamente, bisogna individuare un buon idraulico. Come riconoscerlo? Di certo, dovrebbero manifestare la massima chiarezza in quanto a tempi di arrivo, dovrebbe porre domande sul guasto in modo da giungere preparato, dovrebbe fornire consigli per limitare i danni in attesa del suo arrivo