Se si dovesse identificare il 2024 con un’artista, il primo nome a balzare in mente sarebbe quello di Chappell Roan. Voce melodiosa e chioma rossa riconoscibilissima,presenza scenica, determinazione e talento mescolato ad una personalità sfaccettata e originale, evidenziata da look iconici, sfoggiati con sicurezza e coscienza. Da quando la hit Good Luck,Babe! ha raggiunto la cima alle classifiche mondiali, la cantautrice statunitense ha di che sorridere. Il suo successo sembra infatti inarrestabile; idolatrata dai giovanissimi, continua a fare proseliti anche tra ascoltatori più “grandicelli”, che apprezzano le sue doti vocali e la naturalezza con la quale si esibisce.
Questo è un anno incredibile per la Midwest Princess. Il suo tour è appena terminato, ed è stato un trionfo; ha inoltre aperto le prime ventiquattro date di GUTS, tournée della collega e amica Olivia Rodrigo. Le due si sono anche cimentate con la celeberrima coreografia di Hot To Go!, brano di Roan del 2023, diventato virale anche grazie al balletto che lo accompagna. Ciliegina sulla torta, le quattro candidature in altrettante categorie dei prossimi Grammy Awards, che si terranno a Los Angeles il 2 febbraio 2025. Fresca di nominations, Chappell è apparsa ieri allo storico Saturday Night Live, presentando in anteprima l’inedito The Giver.
Chappell Roan si dà al country con The Giver
Ospite del popolare programma comico americano, Chappell Roan, con un outfit come sempre fuori dagli schemi e curato in ogni dettaglio, ha eseguito prima Pink Pony Club; ha poi sorpreso i fans con le sonorità country dell’inedito The Giver. La canzone si riallaccia al tema di Feminomenon, che sostiene come le donne siano più brave degli uomini a compiacere altre donne. Come ripete nel ritornello, «I get the job done». In una parte parlata all’interno del pezzo, Roan si rivolge direttamente ai country boys, sfidandoli a viso aperto riguardo le loro capacità di far capitolare la controparte femminile. Di seguito, parte della sua performance:
The Giver, oltre ad essere destinato a diventare un nuovo inno per la comunità che promette di essere un nuovo inno della comunità LGBTQ+, e non solo, è l’ennesima dimostrazione della versatilità di Chappell, in grado di passare con dal pop a generi totalmente diversi in modo del tutto credibile. Istrionica, divertente e caparbia, sta portando in giro per il mondo la sua musica, difendendola e difendendosi, quando l’occasione lo richiede, da un fandom talvolta invadente, o da giornalisti e fotografi maleducati. Chappell Roan parla di sé e per sé, senza lasciarsi intimorire e tirando dritta per la sua strada; dopotutto, come lei stessa canta, «She gets the job done».
Federica Checchia
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