Oggi 15 novembre è l’ultimo giorno del Cosmoprof Asia. L’evento B2B si è svolto all’Hong Kong Convention & Exhibition Centre, ed è la parte di manifestazione beauty della regione dell’Asia-Pacific, organizzato da BolognaFiere e Informa Markets. 2.500 espositori provenienti da 47 paesi e regioni, l’89% dei quali da fuori Hong Kong, e oltre 80 mila operatori in totale: questi i numeri dell’evento. E non solo: erano presenti 18 country pavilion da Australia, California, Cina, Corea, Francia, Germania. Ancora, Giappone, Hong Kong, Italia, Malesia, Regione di Taiwan, Singapore, Spagna, Sudafrica, Svizzera, Thailandia, Turchia e Stati Uniti.

Tutti i numeri del Cosmoprof Asia: un vero e proprio successo

In Asia, nonostante la crisi che ha colpito praticamente tutti i settori (e in particolare quello della moda e del lusso), il segmento skincare è quello più performante, con un valore di circa 80,9 miliardi di dollari. Euromonitor Internation parla di unvalore previsto di oltre 191 miliardi di dollari entro la fine del 2024. Invece, entro il 2028 l’industria beauty l’Asia dovrebbe raggiungere un fatturato complessivo di quasi 214 miliardi di dollari (con un CAGR, Compuond Annual Growth Rate, il Tasso di Crescita Annuo Composto, del 3,2%). Il mercato cosmetico mondiale infine, sempre stando alle previsioni, raggiungerà un valore di 648,6 miliardi di dollari entro il 2024.

Giampiero Calzolari, presidente di BolognaFiereGroup, ha commentato la notizia in maniera molto positiva. “Si tratta di una manifestazione essenziale per gli stakeholder interessati allo sviluppo dell’industria cosmetica nella regione Asia-Pacifico. Questo perché è l’unico evento B2B nell’area in grado di riunire i principali attori sotto lo stesso tetto”. Le previsioni parlano inoltre di un’impennata in fragranze e prodotti colore: gli incrementi annuali saranno rispettivamente del 6,5% e del 5,4% entro il 2028. Come molto spesso accade, la Cina rimane il mercato principale nella regione e il secondo più grande a livello globale dopo gli Stati Uniti. Il suo fatturato raggiungerà gli oltre 80 miliardi di dollari entro il 2024.

Marianna Soru

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