Banche, interviene Casini, presidente dell’omonima commissione, che non vuole sia usata come “piazza elettorale” perché l’impatto Boschi, in realtà, è “irrilevante”. Sarà davvero così? Continua intanto la difesa di Maria Elena Boschi dal quadrato dem.

Pier Ferdinando Casini, presidente della Commissione Banche credits: termometropolitico.it

Banche: continuano le polemiche sulla vicenda Etruria. E il polverone scatenato dalle parole del presidente della Consob, Vegas, nell’audizione davanti ai parlamentari. E scende in campo anche il presidente della Commissione di inchiesta sulle banche, Pier Ferdinando Casini. Per difendere l’operato della commissione e per difendere pure il sottosegretario Boschi. Sentiamo cosa ha detto:

“Diciamo la verità: se non fossimo in campagna elettorale, l’impatto della signora Boschi e della sua famiglia sul tema che riguarda centinaia di migliaia di risparmiatori sarebbero del tutto irrilevanti, ma siamo in campagna elettorale e si fa polemica politica”.

E poi aggiunge: “Mi scandalizzo? Sono troppo anziano per scandalizzarmi però questo non riguarda la commissione banche”. Questo il suo punto di vista, che però non convince fino in fondo. Perché se c’è anche solo il sospetto di una pressione, volontaria o involontaria, di un politico importante su una questione così delicata come Banca Etruria, il fatto riguarda tutti. Soprattutto per gli effetti subiti da tanti cittadini-investitori. Riguarda le banche e qualsiasi commissione se ne stia occupando. E riguarda la politica, o meglio il suo scopo: l’amministrazione della cosa pubblica.

Banche: parla Casini

Ma l’intervento del Presidente della Commissione Banche è proseguito. Affermando che: “Il governatore della Banca d’Italia  è doveroso che venga in commissione. Ghizzoni lo si è voluto inserire proprio per dimostrare che non ci sono zone d’ombra. Però, sia chiaro, il tema Ghizzoni è marginalissimo rispetto alla questione che riguarda la legge istitutiva che ha insediato una commissione su banche e sistema finanziario italiano”.

E sul caso banche è intervenuto pure Andrea Orlando aprendo l’Assemblea di Dems. “Chiedo al gruppo dirigente di smetterla di costruire trappole dove poi sistematicamente cadiamo dentro”. Ma, in questo caso, non c’è alcun accenno al ruolo della sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi.

Questione Banche: chi difende Maria Elena Boschi?

E intanto continuano a fare quadrato intorno alla Boschi vari rappresentanti del mondo dem. A partire dal premier Gentiloni. Che, riguardo al suo possibile coinvolgimento sulla vicenda Etruria, da Bruxelles ha detto: “Il ministro Boschi ha chiarito le circostanze emerse nell’audizione del presidente della Consob. Non mi permetto di dare giudizi sulla commissione ma mi auguro che le prossime settimane non siano dominate da bisticci sulle banche”.

Il premier Paolo Gentiloni credits: governo.it

E poi, tanto perché le elezioni non c’entrano mai nulla, ha aggiunto:

“Non sono il giudice del valore aggiunto o non aggiunto. Penso che Maria Elena abbia chiarito tutto quello che c’è da chiarire, quindi sarà candidata dal Pd e mi auguro che abbia successo”.

Oltre a smentire l’ipotesi di una “Lista Gentiloni” per le prossime elezioni. Perché il suo compito è portare a termine questa legislatura. E poi, quello sì, candidarsi per una nuova poltrona del centrosinistra. 

 

Federica Macchia