I giallorossi perdono gara 2 contro il Riccione e chiudono la stagione.  L’obiettivo stagionale dell’acquisizione della Serie B è stato ottenuto, ora si pensa al futuro

“Non c’è niente di permanente in questo mondo malvagio neppure i nostri dispiaceri.”

Oggi con un po di tristezza vogliamo citare chi, come Charlie Chaplin, attore e regista britannico, sapeva strappare sorrisi da situazioni quotidiane spesso malinconiche.
Si perché i Mammuth iniziano questa nuova settimana con una velata tristezza dovuta a più fattori, il veloce congedo dai play off e da questa stagione fin troppo travagliata dovuta a questa categoria ibrida. Un campionato che non ce ne voglia nessuno, ma è stato ben poco emozionante e che ha riservato più turni di pausa che gare disputate, una condizione che, per chi era abituato a giocare quasi senza sosta, ha creato troppi problemi.
Nonostante tutto questa non vuole e non deve essere una giustificazione per le due gare perse contro Riccione, che hanno regalato a quest’ultimi l’accesso alle final six per la promozione in serie A. Il campionato è stato altalenante, ma i giallorossi sono comunque riusciti a centrare il loro obiettivo primario che era l’accesso alla serie B del prossimo anno, e speriamo veramente di rivedere un campionato cadetto degno di nota come lo era qualche stagione fa. Ne trarrebbe beneficio tutto il movimento.

Lorenzo Giacomelli durante Gara 2 Foto ©Rita Földi

Certo oggi metteremmo volentieri una firma per tornare indietro e riprendere a giocare, qualsiasi gara, purché si possa giocare e rimettersi in discussione perché siamo abituati a fare questo. Vorremo rigiocare queste due ultime gare, risentire ancora quell’adrenalina scorrere dentro di noi, ma sappiamo che dovremmo aspettare.
Abbiamo iniziato questa stagione con molti cambiamenti, iniziando dalla categoria fino ad arrivare ai giocatori che avrebbero formato la rosa della squadra. Non era facile, forse la vera sfida era proprio quella di adattarsi a questi cambiamenti, ma possiamo dire che così è stato. I Mammuth hanno superato anche questa difficoltà, riuscendo a creare velocemente la coesione di un gruppo che ha sempre fatto la differenza. La qualità del gioco ha subito qualche passo indietro, ci dispiace per chi fedelmente ci ha seguito e non ha potuto godere sempre di un buon gioco, ma si sarà accorto di come tutti hanno messo in campo cuore e passione per questo gioco e per questa maglia.
Ci terremmo ancora per qualche giorno il dispiacere di questa sconfitta, ma nulla è permanente, presto , molto presto, torneremo a sorridere. Non è mai finita finché si hanno delle storie da raccontare e un gruppo di amici con i quali poterle condividere e noi Mammuth questo lo sappiamo bene.