A Roma inizia lo sgombero per Casapound

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Di Redazione Metropolitan

Dovete lasciare lo stabile”: una comunicazioni che sembra non lasciare spazio a dubbi tanto da far dire in un tweet al vice ministro dell’economia Laura Castelli di aver “appena saputo che è stato ordinato lo sgombero da Via Napoleone III a Casapound. Ci lavoriamo da tanto, finalmente si ristabilisce la legalità.”

Una notizia che la sindaca della capitale commenta con soddisfazione, “Finalmente qualcosa si muove sullo sgombero del palazzo occupato abusivamente da Casapound in centro a Roma.”

“Ripristiniamo la legalità”, scrive poco dopo in un tweet. Che la strada dello sgombero non sarà semplicissima lo si evince dalle parole del responsabile romano del movimento di estrema destra, Davide Di Stefano, che invece replica di aver partecipato “solo un incontro sulla richiesta di sgombero che si è svolto in questura con una rappresentanza di Casapound“.

Insomma quella di oggi potrebbe rappresentare una giornata decisiva per quella che nella capitale è ritenuta una delle occupazioni storiche. Proprio nei giorni scorsi la sindaca aveva preso carta e penna e inviato due lettere al ministro della Difesa Lorenzo Guerini e a quello dell’Economia Roberto Gualtieri chiedendo lo sgombero di due occupazioni abusive di Casapound Italia.

Si trattava appunto della “storica” sede di via Napoleone III, nel cuore del quartiere Esquilino, e di una nuova occupazione di un complesso edilizio di Ostia, in via delle Baleniere, gestita da un’associazione spalleggiata da Casapound Italia. Al Ministero dell’Economia, proprietario dell’edificio all’Esquilino, la sindaca aveva chiesto lumi circa l’iter di sgombero dell’immobile “occupato illegalmente da 15 anni“.