A “tu per tu” con Franziska: alla scoperta de “il PrinciPene azzurro”

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Di Redazione Metropolitan

Nella fortuna di un flashback estemporaneo, dalla rarità piuttosto preziosa, ricordo ancora quel giorno. Era un ordinario pomeriggio uggioso del 2015 e, sguazzante nella nullafacenza, mi imbattei nelle vignette di un certo Principene Azzurro. Irriverenza, ironia e realismo: le forze motrici di una macchina da guerra scatenante un’ilarità tanto spontanea quanto realisticamente consapevole. 

La mordace autrice , vate saggia ed esemplare, è Francesca Casano in arte Franziska: caschetto turchese e piglio ben disposto, lontana anni luce dall’essere un palo in c**o. Mi piace. Troppo. Non potevo e non volevo immaginarla diversamente. Beccatevi, allora, il risultato di questa chiacchierata illuminante!

https://www.facebook.com/principeneprincipassera/

Ciao Franziska! Tanto per cominciare,  è col mio infantile e giubilante entusiasmo che mi preparo a questa chiacchierata, e ti ringrazio per esserti immolata assieme alla tua proverbiale disponibilità. Il primo quesito che ti pongo, tra lo scontato e il prevedibile, è: come ti è venuto in mente di fare del PrinciPene Azzurro il suadente protagonista delle tue vignette?

Ma ciao! Io ti rispondo con altrettanto entusiasmo perché mi fa sempre un sacco piacere partecipare a queste cose e la domanda non è per niente scontata, anche perché è il fulcro della filosofia che c’è dietro tutto questo popò di lavoro: ebbene sì, finalmente un UOMO nudo in un fumetto!

Diciamo che ero abbastanza annoiata dalla quantità di “minne” e “poponzi” femminili che si vedono in giro, soprattutto nel mondo del fumetto. Così ho pensato di utilizzare per i miei loschi scopi un bel principe azzurro senza vesti (ma, bada bene, col cappello tipico e piumato eh). Il resto si sa, ciò che ho voluto e voglio continuare a raccontare è una parodia delle solite fiabe, dove ‘sto benedetto uomo ideale – in calza maglia e rigorosamente su di un cavallo – sta sempre a salvare la donzella di turno.

Parliamoci chiaro, Turchese è il tuo alter ego su carta. Quanto c’è effettivamente di autobiografico in lei e nelle vicissitudini in cui è coinvolta?

Ovviamente Turchese è il mio alter ego, ma più che raccontare cose mie (ne ho ben poche, data la mia vita serena e placida) penso di averci inconsciamente riversato la mia personalità. Quindi lei si comporta come me e ragiona come me: è il mio primo personaggio, ha sulla testa un colore che adoro e per forza di cose si è impossessata di me! Certo, fisicamente è migliorata, almeno su carta mi faccio più figa insomma.

Poooi, nel fumetto, una o due vicissitudini personali ci sono. Qualche sassolino dalla scarpa me lo sono voluto togliere, ma sempre con garbo e camuffando bene.

Ho sempre pensato che le tue vignette fossero tanto ironiche quanto tremendamente consapevoli. L’aggettivo stesso di “disincantata” penso rispecchi appieno l’idea che mi hanno puntualmente trasmesso. Ecco, quanto credi possa essere definita “disincantata” la donna odierna nell’approccio alle relazioni?

“Disincantata” penso che sia la vera idea che mi sia venuta in mente di cui vado orgogliosa, più del gioco di parole di princiPene e princiPassera. Questi infatti sono sostantivi sciocchi e provocatori, che mettono in chiaro che si sta parlando anche di sesso, con leggerezza e senza starsi a vergognare troppo. Ma “disincantata” è emblematica, perché è proprio come mi sono sempre sentita io, negli anni e anni e anni di singletudine quando mi raffrontavo con altre amiche o conoscenti che come me stavano perdendo le speranze nel trovare un UOMO (notare i caratteri cubitali). Ormai il romanticismo è relativo, la donna è sempre più attiva nel relazionarsi con l’amato e ciò ha destabilizzato un sacco i maschietti. Di conseguenza, non si può più pensare alla “principessa” di una volta: oggi sono le principesse a salire sul cavallo bianco, senza piagnucolare su di una torre.

E tu, invece? Chi è Franziska, o meglio Francesca, nella vita di tutti i giorni? Anche lei ha un approccio disincantato rispetto a quello in cui si imbatte? Quali erano i suoi sogni da bambina? Cacchio, doveva essere una sola domanda?

Io sono una ragazza trentenne col suo bel bagaglio di delusioni e conquiste, che dopo essermi resa conto di essere quasi ossessionata dal fatto di non ritrovarmi mai il tipo giusto che mi corteggiasse, a una certa, totalmente stufa, ho rinunciato ad aspettare e con un po’ di fortuna me lo sono andato a cercare (e ho trovato un bel manzo, ah!).

La cosa sconcertante è stato proprio il fatto che tra i miei sogni c’erano tantissimi progetti, soprattutto di realizzazione personale. A livello professionale ho sempre combattuto per ottenere quel che volevo, senza troppi fronzoli. Sono una maniaca dell’organizzazione e del controllo, come qualsiasi architetto si voglia. Era quindi assurda la concezione passiva in cui mi sono poi ritrovata riguardo l’amore: una sorta di crisi di identità/personalità.

Mi sono conquistata con molta fatica ma altrettanta volontà tante cose e l’ultima sfida è stata questa di divenire fumettista, sfida che non era in programma, perché è un mestiere a cui sono arrivata tardi, molto tardi, con una consapevolezza a scoppio ritardato proprio. Ma le passioni si sa, prima o poi ti esplodono da dentro!

“Il princiPene azzurro & la princiPassera disincantata” è il tuo primo fumetto, che suggerisco a tutta la brava gente di acquistare seduta stante. Sfodera le tue doti da ammaliatrice e spendi due parole per presentare, agli infedeli, la tua opera!

Sempre stata famosa io per le mie doti da seduttrice, guarda! Però posso riassumere così: il mio primo (di una lunga serie) fumetto parte semplicemente dalla classica modalità in cui ci impostiamo tra amiche quando siamo in pieno chiacchiericcio: gli uomini non lo immaginano, ma noi ci raccontiamo tutto, senza troppi filtri. E’ così che nasce questo fumetto, il punto di vista femminile sull’amore anzi, sugli uomini. Quello VERO aggiungerei (sempre a caratteri cubitali).

Questo è stato il primo Lucca Comics in veste di autrice. Per quanto mi riguarda, ci avrei scommesso l’allucione che sarebbe stato un successo. Raccontaci la tua esperienza!

E’ stata un’esperienza mozzafiato, che assolutamente non mi aspettavo. In primis perché solo una settimana prima mi hanno dato la possibilità di avere uno spazietto mio (‘ché ovviamente, per quanto sono svampita, mi sono persa l’iscrizione alla Self Area) e ringrazio di cuore ancora il mio fantastico distributore per questo (grazie PAN!); in secondo luogo perché mi sono appropinquata con calma, forse troppa, tanto che la pioggia e altri casini che non vi sto qui a dire mi hanno fatta arrivare di corsa allo stand, coi capelli arruffati, sudata come un maiale e con un principio di infarto quando ho visto che si era formata una fila di persone ad aspettarmi… nonostante fossi ben 10 minuti in anticipo!

Quindi ecco, sono ancora con gli occhi a cuoricino e il torcicollo per le ore ininterrotte passate a disegnare con tanto amore!

https://www.facebook.com/principeneprincipassera/

Capitanando una redazione a tema, ti chiedo: sei nerd? Hai qualche serie, manga, videogioco che ti è rimasto nel cuore?

Come dicevo prima, all’idea di divenire fumettista ci sono arrivata tardi, sapevo solo che volevo disegnare e non sapevo come sfogare questa incessante azione che facevo pure sui muri. Poi per fortuna mi è venuta la voglia anche – anzi, SOPRATTUTTO – di raccontare e dire la mia.

Per gli interessi sono molto ingorda e variegata, ma non possono (ahimè) definirmi nerd. Sicuramente però mi è rimasto nel cuore il primissimo manga letto e scoperto in edicola per caso: I”S di Katsura. Ma sicuramente un bel segno me lo ha lasciato anche Valentina di Crepax e, ovviamente, Rat-Man!

Siccome siamo degli inguaribili curiosi, facci qualche spoiler: qualche progetto in cantiere?

Non sto più nella pelle e l’ho anticipato un po’ anche prima: continuo con le disavventure di Turchese! Solo che Turchese è una, ha la sua personalità e solo donzelle simili a lei possono immedesimarsi e riconoscersi. Così ho pensato di dedicare i numeri a venire alle altre principassere menzionate nel suo entourage, così da abbracciare il più possibile la varietà femminile.

Nel secondo volume (udite udite) ci piazzerò Alexia che vivrà (anche lei come fu per Turchese) una crisi – il classico “momento da coione” come si dice dalle mie parti – e il suo “comportamento” modificherà di conseguenza il titolo che sarà quindi “Il principene azzurro e la principassera SLEALE”.

Da-da-daaaaaaan!

E dopo questa, chiudo il sipario …anche perché altrimenti non smetto più di scrivere!

Grazie mille per la simpaticissima intervista!

Il PrinciPene e Turchese – immagine dal web

Ringraziamo noi questo mito di donna, le auguriamo un’ascesa sempre più gratificante e vi costringiamo, molto poco timidamente, a recuperare quanto prima il suo straordinario fumetto! Il consiglio è uno e solo: non prendetevi mai troppo sul serio, chè arriverà il giorno in cui si avranno più rughe che moralismi da dispensare.  

SPOILER: Franziska, la nostra PrinciPassera prediletta, sarà protagonista di un annuncio che noi Unicorni faremo a breve. Stay tuned e #followtheunicorn!

 

ALESSIA LIO

Il PrinciPene azzurro & la PrinciPassera disincantata – pagina di Facebook

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InfoNerd – gli unicorni di MMI