Abbaiare Stanca: nel nuovo appuntamento della rubrica Letteratura per l’Infanzia, una storia di amicizia, rispetto reciproco e, in seguito, un messaggio che esalta l’importanza della sensibilità.
Abbaiare stanca: l’importanza di capire che un animale domestico non è un gioco
Un romanzo di Daniel Pennac edito Salani: se all’apparenza può sembrare un libro puerile, in realtà, questo testo ha un messaggio ben preciso. Un cane che svolge una funzione educativa nei confronti dei ”suoi” adulti, ammaestrandoli. Protagonista è, appunto, ”Il Cane”, curiosamente chiamato con questo non comune appellativo; insieme al docile animale, la sua padroncina Mela. Il cane avrà un punto di vista predominante in tutto il racconto: la storia è ambientata in Francia. Il Cane, cresciuto in una discarica di Nizza, è adottato da altri cani che lo salvano da un destino atroce e gli insegnano a riconoscere gli odori e a sopravvivere per strada. Muso Nero è la sua madre adottiva che, un giorno, si sacrifica per salvare Il Cane da un frigorifero che gli stava precipitando addosso. Successivamente, si reca in città, ma è catturato da un accalappiacani e finisce in un canile. Il terzo giorno di reclusione arriva Mela, una bimba che si trova in vacanza con i genitori; la famiglia prende il cane con sé ma, una volta tornata a Parigi, la bambina non si cura del suo nuovo amico, presa dalla consuetudine dei suoi svaghi. Oppresso dall’ostilità dei genitori, nonché dall’indifferenza di Mela, scappa.
L’amicizia e il lieto fine di una trama non scontata
Nella sua fuga incontra Ienoso, un cane dall’aspetto di una iena: lo accoglie nella sua casa dove vive con un uomo che non è un padrone, bensì, un amico. Il protagonista di Abbaiare stanca, confida al nuovo amico di star vivendo la vita dei suoi sogni; tuttavia, in seguito, incontra nuovamente Mela che lo convince a far ritorno a casa. La ragazzina si prende cura del suo amico ma, i genitori, accecati dall’ostilità nei suoi confronti, abbandonano il cane mentre sono diretti a Nizza senza dir nulla alla figlia.
Il Cane è adirato: torna indietro da Ienoso ed i suoi amici, e progetta una vendetta. Mette a soqquadro le stanze dell’intero appartamento tranne quella di Mela; intanto, resta ad aspettare che i padroni rincasino. All’arrivo i genitori della bambina sono preoccupati: la figlia giace inerme sul letto senza dare alcun segnale di vita. Ma Il Cane, leccandole il volto con tenerezza, la risveglia. Così, i genitori di Mela, ringraziano l’affidabile animale accogliendolo nella loro dimora.
Abbaiare Stanca, un messaggio pedagogico: educare al rispetto dell’altro
Spesso, tutt’oggi, gli animali sono ancora considerati degli svaghi momentanei non capendo che, da esseri viventi quali sono, hanno un’anima e dei sentimenti. In Abbaiare stanca, come in tutta la produzione di Daniel Pennac, vi è una delicatezza estrema nel trattare tematiche importanti come, appunto, l’abbandono degli animali, in questo caso. E’ un insegnamento chiaro verso il lettore: esercitarsi e arrivare a possedere una sensibilità ed empatia per ogni essere vivente. E’ una pedagogia atta al rispetto dell’altro in generale, sia esso umano che animale. Il rapporto fra Il Cane e Mela non è che un esempio di approccio all’altro in un clima di rispetto ed inclusione reciproca che nasconde un’ulteriore morale: qualcosa può sì, diventare pattume ma può diventare preziosa se vista con occhi attenti, pronti, empatici e sensibili.
Stella Grillo