Accordo M5s-Lega per il governo: quanto è possibile?

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Di Redazione Metropolitan

Novità sul fronte del possibile accordo M5s-Lega. In vista di un possibile governo, Salvini si dice possibilista. Di Maio pure, ma vuole la Presidenza della Camera. Berlusconi invece dice no. Al leader leghista e all’ipotesi di aprire ai grillini. Che vorrebbe invece cacciarli fuori. Chi la spunterà trai due leader del centrodestra? Vediamolo.

Accordo M5s Matteo Salvini alla stampa estera
Matteo Salvini alla conferenza stampa con i media esteri credits: Ansa

La partita dell’accordo M5s-Lega passa dalla frattura tra Salvini e Berlusconi. Che si stanno muovendo in direzioni opposte riguardo ai grillini. Se il linguaggio di Salvini, di ora in ora, sembra voler sottolineare soprattutto i punti di convergenza con i pentastellati, Berlusconi chiude la porta. O meglio la apre “per cacciarli via”.

Un’apertura inaspettata quella della Lega di Salvini. Che improvvisamente fa sapere a Di Maio che “tagliare vitalizi e spese inutili sarà una nostra priorità”. Oltre alla “comune idea” di slegare la partita delle presidenze da quella del governo.

E Luigi Di Maio? Nonostante abbia puntualizzato che “di ministeri si parla con il Capo dello Stato, ma con le forze politiche in Parlamento parliamo di temi”, ha dato il via libera alla presa di contatti. E Giulia Grillo, con Danilo Toninelli, capigruppo designati, annunciano dal blog che: “Da oggi (ieri), in accordo con Luigi Di Maio, inizieremo le interlocuzioni con gli altri gruppi politici per le presidenze di Camera e Senato”. L’

Lo scambio tra i due leader, nella telefonata di ieri fatta da Salvini a Di Maio, li ha visti riconoscersi reciprocamente la vittoria. Che però passa, secondo Di Maio, attraverso “l’attribuzione al MoVimento della presidenza della Camera dei Deputati” in quanto l’M5S è “la prima forza politica del Paese”.

Una spartizione che potrebbe rivelarsi nemmeno così problematica, visto che il capo della Lega non pretende la presidenza del Senato e nemmeno rivendica la premiership, nel caso di un dialogo con Di Maio. Per Salvini si parte dai progetti. E quello di un governo con i 5 stelle sembra, ad oggi, più che probabile. Anche se l’accordo M5s-Lega non era proprio in cima ai programmi del Movimento.

Accordo M5s-Lega: la guerra di posizione di Silvio e Matteo

Dunque accordo M5s-Lega sì o no? Difficile dirlo ancora. Come abbiamo accennato prima, il tutto passa anche per Berlusconi, che, comprensibilmente, si è messo in mezzo. D’altronde, in caso di accordo con Matteo Salvini, il MoVimento avrebbe più peso di Forza italia, visti i voti che porta

La guerra di posizione in atto nel centrodestra tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi riapre i giochi sugli accordi per le nomine alla presidenza delle Camera. Ma anche nuovi possibili scenari di governo. O al ritorno alle urne con una nuova legge elettorale.

La partita è aperta. Di Maio e Salvini sembrano voler avvicinare le loro posizioni. E rendere operativo il Parlamento (anche per non perdere i voti pesanti ricevuti alle urne). Ragionamenti e dialoghi sono iniziati. E Salvini non si sottrae: il punto di partenza è un “no a qualsiasi governo che abbia al centro Gentiloni, Boschi, Minniti”. Tutto il resto è possibile.

Federica Macchia