Nella seconda puntata della 71° edizione di Sanremo, torna sul palco come grande ospite Achille Lauro. Guest star per tutte le cinque serate all’Ariston, come promesso ai suoi fan e alla stampa, torna a stupire il pubblico a casa. I suoi cinque quadri, accompagnati da diversi personaggi, tra cantanti e attori, abbagliano gli spettatori. Tra look che gridano al gender fluid ed effetti speciali, Achille Lauro non si smentisce e soprattutto non delude le aspettative.

Achille Lauro ieri sera

Lauro de Marinis, noto al grande pubblico con lo pseudonimo di Achille Lauro torna a stupire il pubblico, che quest’anno lo guarda comodamente in pigiama da casa. Erano settimane ormai che sui social preparava i fan e la stampa a qualcosa di grandioso. I cinque quadri pensati per ogni serata in cui sarà ospite, fino alla finale, sono destinati a restare nella mente di tutti. Ieri, nella prima serata del Festival di Sanremo, Achille è salito sul palco con un look strepitoso.

Ancora una volta firmato Alessandro Michele, direttore della maison Gucci, Achille si veste di lustrini e piume. Come nella prima esibizione dello scorso anno, indossa una tutina aderente, ma quest’anno aggiunge alti tacchi e una parrucca blu. C’è chi ironicamente l’ha paragonato a una Winx o a uno dei Cavalieri dello Zodiaco. Comunque sia, stamattina tutti parlavano di lui, ancora una volta.

Achille Lauro a Sanremo 2021. Photo credits: instagram achilleidol
Achille Lauro a Sanremo 2021. Photo credits: instagram achilleidol

La seconda performance

Questa sera l’esibizione si fa attendere, arriva a mezzanotte passata e comprende due ospiti d’eccezione. A partecipare al secondo quadro di questa edizione del Festival infatti, due ospiti d’eccezione: Francesca Barra e Claudio Santamaria, che già hanno collaborato con Achille Lauro. Stasera infatti il cantante ha portato sul palco dell’Ariston una versione live del suo singolo Bam Bam Twist, che vedeva appunto i due protagonisti nel videoclip in un twist stile Pulp Fiction.

Anche stasera Achille mescola i generi sessuali, vestendo con un abito maschile grigio gessato, ma sfoggiando una lunghissima treccia rossa, che rotea come un frusta per tutta l’esibizione. Anche il make up come sempre è impeccabile, ispirato agli anni ’60-’70, ci riporta alle atmosfere dei tempi di Mina, iconica in questo stile. E proprio a lei va il tributo, nello specifico alla cover dell’album Rane Supreme del 1987.

Claudia Sferrazza

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