La FDA ha approvato Aduhelm, il primo farmaco contro l‘Alzheimer. Si tratta di un medicinale che impedisce la progressione di questa grave malattia che colpisce la memoria. Un punto di arrivo importante dopo vent’anni di ricerca. Richiesto ora alla Biogen, la società produttrice del farmaco, uno studio per verificarne i benefici clinici sui pazienti.

La FDA ha approvato l’Aduhelm

Approvavo da FDA Aduhelm, il primo farmaco contro l'Alzheimer
Il farmaco Aduhelm, fonte chiangraitimes.com

“Le terapie attualmente disponibili trattano solo i sintomi della malattia; – ha poi precisato -questa opzione di trattamento è la prima terapia a colpire e influenzare il processo patologico sottostante dell’Alzheimer”. Queste le parole con cui Patrizia Cavazzoni, direttore del Centro per la valutazione e la ricerca sui farmaci della FDA, ha commentato l’approvazione dell’Aduhelm. È il primo farmaco che rallenta la progressione dell’Alzheimer riducendo la degenerazione nervosa che comporta questa grave malattia.

Questo farmaco è basato su una terapia con anticorpi monoclonali iniettati per via endovenosa su malati di Alzheimer in stato moderato. L’Aduhelm attaccherebbe in seguito le placche amiloidi che questa malattia fa aumentare. Viene così ridotto l’avanzare della malattia per mettendo ai malati di fare normali attività quotidiane come pulire la casa. L’Alzheimer infatti provoca gravi cambiamenti nel cervello agendo sul modo di pensare e ricordare delle persone colpite.

Il prezzo e i dubbi sul farmaco

Al momento non esiste un prezzo preciso dell’Aduhelm. Si parla, secondo gli analisti, di una cifra che va dai 50000 agli 8300 dollari l’anno. Tutto dipenderà se il beneficio del farmaco sarà confermato dagli studi richiesti da FDA a Biogen, la società produttrice dell’Aduhelm. Un provvedimento voluto per chiarire anche i dubbi nati a causa degli effetti collaterali segnalati sulla prescrizione di questa medicina come delirio, disorientamento, diarrea e mal di testa. Se i risultati degli studi fossero negativi FDA potrà ritirare l’approvazione.

Stefano Delle Cave