Aereo si schianta al suolo in Algeria: il bilancio dell’accaduto

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Di Redazione Metropolitan

E’ di 257 morti il terribile bilancio dell’incidente aereo avvenuto ieri a Boufarik, in Algeria, anche se diverse fonti  riferiscono numeri differenti. Il numero delle vittime è, tuttavia, destinato a salire.

L’aereo che si è schiantato a terra ieri in Algeria era un velivolo militare e trasportava, infatti, centinaia di militari e alcuni loro familiari.
Il velivolo, un ‘Ilyushin’, era da poco decollato dall’aeroporto di Boufarik quando, come riferiscono alcuni testimoni, ha preso fuoco, cadendo in picchiata e schiantandosi al suolo.

Da una prima ricostruzione dell’accaduto sembra che la causa dell’incidente sia da ascriversi ad un guasto di due motori. Persa la portanza necessaria, i motori rimasti in funzione non sono riusciti a mantenere in quota l’aereo.

L’aereo era già in fiamme quando è caduto – ed è precipitato – a velocità sostenuta, quasi in picchiata – ha riferito all’ANSA Francesco Simone, un consulente italiano che lavora in Algeria -. Me la sono vista brutta, e’ caduto a 300-400 metri da dove eravamo“.

Non si sa con precisione quante persone fossero a bordo dell’aereo che era diretto a Tindouf, al confine con il Marocco. Un esperto in questioni di aviazione, sicurezza e difesa ai microfoni di Al Jazeera ha però affermato che sul velivolo c’erano 400 militari. I dati non sono però stati ancora confermati.
Quel che è sicuro è che sul volo vi erano anche 26 membri del Fronte Polisario, un gruppo militare, sostenuto dall’Algeria, che lotta da anni per ottenere l’indipendenza del Sahara occidentale.

Per fare chiarezza sull’accaduto, il vice ministro della Difesa dell’Algeria ha ordinato la formazione di un’apposita commissione d’inchiesta.

A poche ore dall’incidente giunge un telegramma di cordoglio da parte di Papa Francesco e indirizzato all’arcivescovo di Algeri monsignor Paul Desfarges. Francesco ha espresso “grande tristezza” per quanto successo in Algeria. Francesco “si unisce nella preghiera al dolore delle famiglie e di tutte le persone colpite da questa tragedia e al lutto del popolo algerino – e – chiede al Signore di accogliere nella sua pace coloro che sono morti e confortare coloro che sono gravemente feriti“.

Di Lorenzo Maria Lucarelli