Agatha Christie e la passione per l’archeologia

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Di Sonia Faseli

Il 15 settembre 1890 è nata Agatha Christie, nota scrittrice di romanzi gialli, conosciuta principalmente per i suoi personaggi di Poirot e Miss Marple.

La passione di Agatha Christie per l’archeologia

Agatha Christie archeologia photo credits wikipedia
Agatha Christie

Agatha Christie viene notoriamente associata ai romanzi gialli e alla risoluzione di crimini e misteri. La sua fama riguarda principalmente il mondo della scrittura, facendo passare inosservata la sua smodata passione per l’archeologia. Nei suoi romanzi vi sono però alcuni riferimenti che fanno intuire questo suo amore per le rovine antiche e per il passato. Per molto tempo è rimasta celata la passione per la scrittrice nei confronti dell’archeologia, che lei manifestava come collaboratrice volontaria in varie missioni archeologiche in Mesopotamia. Dopo il divorzio con il marito Agatha Christie ha raggiunto l’Iraq per mezzo del fantomatico treno Orient Express.

In queste zone Agatha Christie ha deciso di organizzare un’escursione in solitari nell’antica Ur, nel Sud del Paese. Quello che ancora non sapeva allora era che quel viaggio le avrebbe cambiato per sempre la vita. Come si deduce dalle sue stesse parole, il viaggio in Ur è stata una tappa fondamentale nella sua carriera, ma soprattutto nella sua vita privata. Come soleva dire: ”Mi innamorai di Ur per la bellezza dei tramonti, per lo ziggurat e per l’ampio mare di sabbia. La cura impiegata nel recuperare dalla terra i vasi e gli altri oggetti mi incitava a diventare archeologa”.

Durante questo viaggio la scrittrice ha conosciuto una coppia di coniugi, Leonard Woolley e Katharine. Questi l’hanno fatta partecipare a successive spedizioni nella città di Ur. È proprio in questo occasione che l’aspirante archeologa conosce Max Mallowan, assistente di Leonard, che diventerà il suo secondo marito. Insieme i due novelli sposi trascorrono molto tempo in Siria e in Iraq, dove contribuiscono in maniera fondamentale alla scoperta di una collezione di avori assiri. Questo avviene durante la direzione negli scavi di Nimrud. Questi frammenti d’avorio evocano la ricchezza e lo splendore della corte assira. Agatha Christie medesima si è occupata di catalogare ed etichettare questa collezione, come ha descritto nelle sue memorie lasciate ai postumi. La sua passione per l’archeologia si manifesta nelle sue parole: “Un archeologo è il miglior marito che una donna possa avere. Piu lei diventa vecchia, più lui si interessa a lei”.

Sonia Faseli

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