Jane Austen, la più celebre scrittrice britannica di tutti i tempi

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Di Giusy Celeste

Il 18 Luglio 1817 morì Jane Austen, la più celebre scrittrice britannica di tutti i tempi. Non fu molto famosa durante la sua vita, fu solo a partire dal 1869 che i suoi romanzi iniziarono ad acquisire notorietà. Tuttavia solo nel XX secolo la sua bravura iniziò ad essere riconosciuta. Scrittrice dallo stile neoclassico, Jane fu in grado di creare opere che fossero una sintesi tra romanticismo e realismo. “Orgoglio e Pregiudizio” e “Ragione e Sentimento”, sono solo due dei titoli dei suoi romanzi divenuti classici della letteratura.

Jane Austen, la più celebre scrittrice britannica di tutti i tempi: vita e opere

“Tutti possiamo provare un’attrazione, è abbastanza naturale; ma pochissime persone hanno abbastanza cuore da essere davvero innamorati senza incoraggiamenti”.

Jane Austen

Jane Austen nacque a Steventon il 16 Dicembre 1775. Suo padre si chiamava George Austen, era un pastore anglicano, e sua madre Cassandra Leigh. Lei e sua sorella Cassandra hanno frequentato una scuola di Oxford e per un anno (1785-1786) la Abbey School di Reading. Nel 1797 finì la stesura di “Orgoglio e Pregiudizio”, pubblicato nel 1813. Nel 1798 terminò anche “Ragione e Sentimento”, pubblicato nel 1811, e “L’abbazia di Northanger”, pubblicato nel 1818. A 1805 iniziò a scrivere a Bath l’opera “I Watson” rimasta incompleta.

Nel 1805 suo padre morì all’improvviso e tutta la famiglia si trasferì prima a Southampton e poi a Chawtown (1809). Qui Jane scrisse “Mansfield Park”, “Emma” e “Persuasione”. Nel 1816 sfortunatamente si ammalò. Sua sorella, invano, cercò di portarla a Winchester per tentare delle cure. Jane fu sepolta nella Cattedrale della città. Bisogna specificare che i suoi romanzi furono pubblicati in forma anonima. Soltanto dopo l’uscita di “Persuasione” il suo nome fu svelato.

Della sua vita privata non si sa nulla se non che ha iniziato a scrivere da giovanissima. La sua scrittura deve molto ai romanzieri del XVIII secolo; da Richardson, per esempio, ha preso l’analisi psicologica dei personaggi legata alla osservazione degli aspetti della vita comune. Da Fielding ha imparato la stesura del dialogo tra i personaggi e l’inserimento del narratore onnisciente. I suoi romanzi si basano sui valori tradizionali, sul controllo degli impulsi passionali e soprattutto sul lieto fine, elemento comune in ciascuna opera.

Giusy Celeste