Aggressione a colpi di bastone: autista Atac ferito

Violenta aggressione subita da un conducente Atac, portato dal 118 al “Pertini”

Immotivata aggressione, quella subita da un conducente Atac, a colpi di bastone, è accaduta questa mattina alle ore 5.45, in piazzale del Verano questo martedì 12 ottobre. Il conducente è stato prontamente soccorso dal personale del 118 e condotto all’ospedale Sandro Pertini.

L’aggressore, probabilmente sotto effetto di alcool o stupefacenti, in maniera del tutto immotivata, ha posto in essere un’ aggressione in piena regola, armatosi di un bastone e colpendo il malcapitato autista. Il conducente per fortuna non sembra aver riportato gravi danni.

I Carabinieri di Piazza Dante, assieme al Nucleo Radiomobile, si sono recati per cercare di stabilire la dinamica dell’aggressione. A loro il compito di rintracciare ed arrestare il violento.

Un incubo che si ripresenta agli occhi e alle orecchie dei cittadini romani e di chi, “quel posto” è costretto ad occuparlo sempre. Un posto scomodo quello del conducente che, assieme al controllore, devono oltre che assolvere al compito primario del loro ruolo, ritrovarsi a far fronte agli atteggiamenti poco piacevoli di alcuni passeggeri. Passeggeri incivili i quali spesso e volentieri complicano l’operato del dipendente.

Non la prima occasione

Mestiere non facile, soggetto spesso ad episodi simili, dove a farne le spese è sempre la persona che fa il proprio mestiere. Ricordiamo infatti l’autista Atac della linea 46 aggredito da un branco di ragazzi alle 22 e 30 del 20 settembre. Quella volta un “solo” setto nasale rotto.

Un altra quella avvenuta la sera del 1 ottobre ai danni di un conducente della Linea 314 gestita da Roma Tpl che ha riportato lievi ferite ad un braccio a causa dei vetri rotti. Aggressione scaturita per un rifiuto da parte del conducente di far salire un uomo con la bicicletta.

Il 24 settembre invece è stato il turno di un autista la cui colpa è stata quella di scendere dal veicolo per controllare lo spazio per passare a causa di un auto in doppia fila. Il conducente del veicolo dietro di lui, indispettito, ha pensato bene di scendere e spintonare l’autista.

Come difendersi

Una questione non facile da risolvere in quanto, alla base delle violenze, trovano radici le mancanze riguardo il senso civico, la socializzazione, la probabile assenza di morale. Oltre ciò, sono inesistenti quei provvedimenti garanti della sicurezza del lavoratore. Dipendente che infatti si ritrova in un ambiente tutt’altro che salvaguardato, lasciato in balia del primo malcapitato di turno.

Il segretario della Faisa Sicel, Claudio de Francesco, in una sua dichiarazione, denuncia la completa assenza di strumenti di salvaguardia della categoria. L’assenza di una normazione che permetta al dipendente una tutela reale immediata e pratica. “Solo proclami sui social”, è quanto dichiarato dal segretario riguardo i provvedimenti presi dalla giunta fin’ora.

Rincarando la dose, chiede nella sua intervista, un taser al posto del tesserino di polizia amministrativa. Certamente sarebbe un inizio, ma probabilmente occorrerebbero provvedimenti diversi. Ciò che è certo è che non possono essere abbandonati dei dipendenti ai rischi costanti che esulano dalle mansioni che devono ricoprire.

Così interviene Claudio de Francesco: Ancora non si è fatto nulla. Con questa giunta purtroppo si fanno sempre proclami su Facebook e null’altro. Basta non ne possiamo più, dateci la possibilità di difenderci forniteci i taser e non il tesserino di polizia amministrativa, un titolo oramai obsoleto che non serve a niente.

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