Chi è Ahmed Mahmoud, il papà di Alessandro Mahmood? Il cantante ha parlato più volte del rapporto difficile con il padre, sia nei suoi brani che in tv come per esempio a Verissimo da Silvia Toffanin accusandolo di averlo abbandonato quando era ancora molto piccolo.
Ahmed Mahmoud, chi è il papà di Mahmood
Mahmood ha sempre raccontato di aver vissuto la sua infanzia esclusivamente crescendo con la madre, di origini sarde ( precisamente di Orosei) nel quartiere milanese di Gratosoglio. Il cantante, sia nei suoi brani che in alcune interviste, ha sempre sottolineato di non aver rapporti con il padre accusandolo di averlo abbandonato da piccolo. Il papà di Alessandro Mahmood, oggi, ha 63 anni; è giunto in Italia dall’Egitto 40 anni fa. Oggi vive con la sua quarta moglie e sua figlia in una casa popolare del quartiere Corvetto presso la periferia Sud di Milano. In una lunga intervista al Quotidiano Nazionale, del 24 agosto 2023, il signor Ahmed Mahmoud ha dichiarato:
”Io sono andato via di casa quando lui era piccolo, è vero, perché era finito il matrimonio con sua madre. Succede in tante famiglie. È vero che mi sono rifatto una vita ma non ho mai abbandonato Alessandro: ci sono foto di noi due al parco, in momenti di vacanza, in diverse occasioni, anche in Egitto. Andavamo a mangiare fuori insieme, è anche venuto a casa mia quando vivevo a Trezzano sul Naviglio, ha preso in braccio la sua sorellina (che ho avuto da un’altra donna) che ora ha 11 anni e mezzo. La settimana prima che partecipasse al Festival di Sanremo siamo andati a fare insieme un aperitivo.”
I riferimenti al padre nei brani
In vari brani di Mahmood ci sono dei riferimenti all’abbandono subito dal papà. Nel corso dell’intervista al Quotidiano Nazionale il padre di Alessandro Mahmood risponde così:
“Ho sofferto. Come ho sofferto sentendo ’Soldi’. Non è vero che pensavo solo ai soldi, anzi. Come se fossi interessato solo alle cose materiali. Io ho sempre voluto parlare con mio figlio e mi ritengo un uomo dalla mentalità aperta: da musulmano ho accettato tutti i riti cattolici nella mia prima famiglia. Sono stato ricoverato in ospedale per una brutta malattia, prima all’ospedale San Paolo e poi in Egitto durante il periodo Covid. Alessandro lo sapeva, gli ho chiesto di venirmi a trovare ma non è mai venuto. Io ci sono rimasto male. L’ultima volta ci siamo sentiti via messaggio più di un anno fa, ma sempre superficialmente”.
E ha poi aggiunto:
“Mi piacerebbe, sì. Io gli voglio molto bene: è mio figlio. Sono orgoglioso di lui e del suo successo. (…) Se lui davvero pensa che io l’abbia abbandonato e non vuole avere più a che fare con me, vorrei che cambiasse il suo cognome: non più Mahmoud. Non pretendo che cambi il suo nome d’arte ma quello reale”.
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