Mahmood: il docu-film alla Festa del Cinema

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Di Carola Crippa

La carriera in ascesa di Mahmood, all’anagrafe Alessandro Mahmoud, trent’anni lo scorso 12 settembre, sembra non arrestarsi mai. La doppia vittoria a Sanremo, l’Eurovision, il tour italiano ed europeo. In “Mahmood”, docu-biografia di Giorgio Testi presentata alla Festa del Cinema di Roma nella sezione Alice nella Città, si indagano le origini del successo del cantante e del suo riconoscimento come uno degli artisti più influenti del panorama musicale italiano. 

Mahmood raccontato tra interviste e filmini d’infanzia

Il documentario alterna interviste al cantante ad interviste ad amici, famigliari, colleghi e collaboratori. Oltre alla mamma Anna Frau e alla famiglia di Mahmood, nel definire il perché del suo successo come cantante ed artista, partecipano anche Dardust, Carmen Consoli e Paola Zukar. Una chiave di lettura che accomuna tutte le testimonianze è il riconoscimento di un talento indiscusso e del fatto che Alessandro abbia sempre avuto un quid in più che lo ha fatto spiccare sugli altri. Tutti raccontano di aver avuto la percezione che il successo per il cantante era destinato ad arrivare. Dopo molti tentativi e fallimenti (riconosciuti ed elaborati da Mahmood stesso), finalmente, riesce ad emergere nel panorama musicale grazie alla vittoria di Soldi a Sanremo che Dardust chiama «lo spartiacque della musica italiana».

Alle interviste sono affiancate le esibizioni di Mahmood nel suo tour europeo, filmini d’infanzia ed animazioni. Il prodotto cerca di offrire una panoramica il più ampia possibile su chi è effettivamente Alessandro Mahmoud, oltre alla sua facciata di artista. Viene indagato il rapporto con il padre, figura centrale all’interno del suo primo album Gioventù Bruciata, verso il quale non nutre rancore o risentimento. Mahmood emerge a trecentosessanta gradi: riservato, ironico, sagace e, come lo descrivono gli amici, ancora umile nonostante il successo. 

La sua riservatezza appare nelle interviste del documentario: non si sbilancia troppo, è asciutto ed incisivo, senza troppi orpelli o convenevoli. Come dice lui stesso nel documentario, trova più semplice esprimersi tramite la musica ed i suoi testi. All’interno della pellicola, le sue canzoni si integrano perfettamente con la narrazione del personaggio e ne diventano parte centrale in un dialogo costante con l’artista.

Il documentario uscirà nelle sale italiane dal 17 al 19 ottobre distribuito da Nexo per poi arrivare su Amazon Prime successivamente.

Carola Crippa