Alessandro Fonda, consigli sul padel: “Giocare con più persone affina la tecnica”

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Di Redazione Metropolitan

Vittoria a Borgosatollo e nel torneo Rdd organizzato da fattorie CremonArena. Un passato nel tennis e nella sua variante sulla sabbia ed un presente e futuro nel mondo del padel, lo sport che più degli altri sta prendendo piede in questo determinato periodo storico. Alessandro Fonda ha raccontato il suo amore per la racchetta ripercorrendo gli anni della sua vita.

Alessandro Fonda: “Padel non è sport passeggero”

Ecco cosa ha detto Alessandro Fonda ai microfoni de La Provincia edizione Cremona:

Fino a 18 anni sono stato 3.1: ho vinto diversi tornei, battendo anche dei seconda categoria. Giocavo in serie C, sapevo da subito che non sarei diventato un professionista. Il beach tennis, nel 2016. Ho provato con Andrea Oneta e un gruppo di amici. Ho partecipato a un torneo amatoriale allo Sporting. Da lì mi sono appassionato. Sono arrivato ad una classifica di 2.2, 31° assoluto in Italia. Era una attività prevalentemente estiva. A luglio e agosto andavo spesso in Riviera: due tornei la settimana, spiaggia, sole e mare. Non male. Nel 2018 grazie a CremonArena. Non è stato amore a prima vista. Da tennista le pareti in vetro mi spaventavano. Troppe combinazioni, troppi meccanismi strani in quel campo chiuso. Era una situazione nuova. L’abitudine, poi, ha fatto sì che mi appassionasse più degli altri sport di racchetta“.

Se il padel durerà? Non può essere passeggero un movimento che ha questa crescita esponenziale. Nel mondo e anche in Italia continuano ad aprile circoli, gli iscritti sono tantissimi, i tornei sempre più frequenti. Consigli ai nuovi giocatori? Prendere qualche lezione inizialmente aiuta molto. Riesci a migliorare conoscenza del gioco e tecnica e giocare poi partite più divertenti e stimolanti. Secondo, giocare con più persone differenti possibile: più si variano compagno e avversario, più si affinano strategie. Poi divertirsi, che è la prima cosa: sempre e comunque“.

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