Alessandro Mamoli in esclusiva:”Lebron a 35 anni ha più km di quanti ne avesse Jordan alla sua età”

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Alessandro Mamoli è ad oggi uno dei più importanti giornalisti italiani che si occupano di basket NBA, se non il più importante. Con un passato sia da giocatore che da allenatore, lo possiamo trovare spesso a farci compagnia nelle lunghe nottate NBA dove si occupa delle telecronache delle partite. Con lui abbiamo fatto una chiacchierata riguardante le ultime sulla lega cestistica più importante al mondo.

“La Bolla”

La prima domanda riguarda il successo della bolla di Orlando, la NBA si conferma ancora una volta di essere la più grande macchina organizzativa al mondo e Adam Silver si è confermato essere all’altezza della situazione: come commenta questa ennesima “vittoria” della NBA?

“Da un punto di vista organizzativo nulla da eccepire, 172 partite e zero giocatori contagiati. C’è chi fa una valutazione della bolla più ampia, relativa ai 3 mesi di clausura, agli ascolti TV bassi. Io ritengo che nonostante questa situazione di emergenza mai vissuta prima, in proporzione al tempo avuto a disposizione per capirla ed affrontarla, il risultato finale è comunque sempre soddisfacente.”

Nella bolla c’è chi però ha vinto davvero, i Lakers di Lebron James. Un campione che sembra non avere limiti biologici legati ad età e fisico. Quanto è fondamentale la “testa” per un giocatore di 35 anni che si porta dietro un bagaglio tecnico\fisico in quel modo?

La testa e la capacità di gestire quel tipo di pressione è davvero unica. Più che i 35 anni io guarderei alle 17 stagioni. Anche Jordan vinse dominando nel 1998 a 35 anni, ma nel motore aveva molti meno km di LeBron che da quando è entrato nella lega ha capito che se avesse investito una parte dei suoi guadagni per il mantenimento del corpo, avrebbe potuto diventare un giocatore unico. Così è stato finora.”

Riguardo la prossima stagione con un occhio al mercato

Si parla ormai da tempo di un probabile addio di Antetokounmpo che abbandonerebbe i Bucks dopo l’ennesima delusione ai playoff, come andrà a finire secondo lei? Stessa cosa riguardo a Gallinari che sembra ormai destinato a lasciare i Thunders per dare la caccia al titolo.

“Al netto di una stagione in arrivo che non sapremo come sarà, io non sono tra quelli che pensa ad una partenza di Antetokounmpo. Ci sono i Durant o i LeBron che capiscono che nella situazione in cui si trovano difficilmente vinceranno e allora si spostano. Ma ci sono anche i Kobe i Nowitzki, sarà il mio lato romantico ma voglio pensare che Giannis faccia parte della seconda categoria. Se vuoi essere un numero 1 devi saper portare la squadra a vincere. E’ evidente che i Bucks debbano aiutarlo con un adeguato supporting cast, ma Giannis ha comunque margini di miglioramento ancora molto ampi. Per Danilo è solo questione di tempo. Non appena aprirà la free agency capiremo dove è destinato.”

Il ritorno di Curry, Thompson, Green, accompagnati però da Wiggins e la seconda scelta del Draft 2020. Quanta paura fanno questi Warriors in vista della stagione 2021?

“Non devono fare paura ma portarci ad avere piacere nel rivedere una delle squadre più vincenti e divertenti degli ultimi anni. Sarei sorpreso se tenessero la scelta. Più probabile che la scambino aggiungendo altro (magari proprio Wiggins) per arrivare ad un giocatore più pronto e più completo per poter competere ad altissimo livello da subito.”

Ultima battuta sui vinti delle Finals: grande squadra, grande organizzazione, grande coach. Come vede in ottica futura Miami, sono loro i padroni dell’est, oppure già dalla prossima stagione potrebbero essere tagliati fuori dalle zone alte della conference?

“La sensazione è che abbiano bruciato le tappe. Il livello ad est oggi è molto più alto rispetto al passato. Ci saranno anche i Nets di Durant e Irving, i soliti Bucks, i Celtics con un anno di esperienza in più e i solidi Raptors. Senza dimenticare i Sixers di Rivers. Tornare in finale non sarà facile, ma anche per la presenza di Spoelstra in panchina, restano tra i favoriti. Ad ogni modo qualcosa devono cambiare

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