Dopo aver ripercorso la stagione di Jannik Sinner, continuiamo ad analizzare il 2020 dei Next Gen un anno dopo le Finals di Milano. Oggi è il turno del finalista di quell’edizione, il 21enne australiano Alex De Minaur.
L’inizio di stagione: la delusione degli Aus Open e il primo titolo in doppio
Ripartire dalla finale persa alle Next Gen Finals e dalla 18esima posizione in classifica, suo best ranking in carriera. E’ cominciata così per Alex De Minaur la stagione 2020. Una stagione aperta con la bella prestazione all’ATP Cup giocata in casa. Dopo aver vinto le prime due partite del girone contro Denis Shapovalov e Alexander Zverev, l’australiano viene sconfitto nei quarti da Daniel Evans. Nel match seguente riesce comunque a conquistare il punto decisivo in coppia con Nick Kyrgios nel doppio per superare il turno. In semifinale trova però Rafael Nadal che gli nega l’accesso all’atto conclusivo, sconfiggendolo in tre set.
Il torneo sarebbe dovuto servire anche come preparazione per il tanto atteso Australian Open, a cui De Minaur è sfortunatamente costretto a rinunciare per via di un infortunio addominale. Torna poi in campo a febbraio all’ATP 500 di Acapulco dove perde al primo turno contro Miomir Kecmanovic. Dopo la lunga pausa forzata per via della pandemia di Covid-19, De Minaur trova di nuovo un’eliminazione al primo turno, questa volta a Cincinnati contro Jan-Lennard Struff. In quel torneo riesce tuttavia a conquistare il suo primo titolo in doppio, in coppia con Pablo Carreño Busta, battendo in finale i favoriti Jamie Murray e Neal Skupski.
De Minaur alle prove Slam
Dopo aver mancato come detto il primo appuntamento Slam dell’anno, De Minaur si presenta agli US Open come testa di serie numero 21. Superati i primi due turni in scioltezza contro Andrej Martin e Richard Gasquet, per l’australiano arriva il difficile test Karen Khachanov. De Minaur mette in mostra una delle migliori prove stagionali e batte in rimonta il russo in cinque set, dimostrando di aver raggiunto il giusto livello per essere competitivo anche “tra i grandi”. Agli ottavi di finale è facile per il giovane tennista battere in tre set Vasek Pospisil e conquistare così per la prima volta in carriera i quarti di finale in un torneo dello Slam. Solo la sconfitta contro il futuro campione Dominic Thiem impedisce all’australiano di raggiungere una storica semifinale.
Dopo gli ottimi risultati della tournée statunitense, De Minaur comincia la propria stagione sulla terra rossa con una sconfitta al primo turno degli Internazionali d’Italia contro la sorpresa del torneo Dominic Koepfer. La stessa sorte gli capita nel terzo e ultimo Slam stagionale, il Roland Garros. A Parigi è l’azzurro Marco Cecchinato ad interrompere i sogni di gloria dell’australiano con un netto 3-0 nel primo round. Quella sconfitta, arrivata con un 6-0 subìto nel set finale, rappresenta nel discorso Slam un passo indietro per l’australiano rispetto alla prova degli US Open.
La finale persa ad Anversa e l’ultima parte di stagione
Terminata la stagione sulla terra rossa De Minaur torna sui campi in cemento. Il veloce rappresenta la superficie a lui più congeniale e lo dimostra raggiungendo la finale dell’ATP 250 di Anversa. Un grande percorso per 21enne australiano in Belgio, racchiusa nella vittoria in quasi tre ore di gioco su Grigor Dimitrov. A negargli la gioia del quarto titolo ATP è però Ugo Humbert, apparso molto in forma nel finale di stagione. Quella di Anversa è stata la sesta finale persa su nove giocate, comprese le due alle Next Gen Finals. L’approccio alle partite decisive è un aspetto che il giovane tennista di Sidney dovrà certamente migliorare nel corso della carriera, per rendere ancora più brillante il proprio futuro.
Le ultime apparizioni dell’anno di De Minaur fanno registrare un ottavo di finale a Parigi-Bercy, dove si deve arrendere in tre set al numero 5 al mondo Daniil Medvedev, e un quarto di finale a Sofia perso sempre in tre set stavolta dal futuro campione Jannik Sinner.
In conclusione, la posizione 23 in classifica per un classe 1999 rappresenta un grande punto di partenza per la prossima stagione. Solo Denis Shapovalov (12) e Felix Auger-Aliassime (21) hanno infatti un ranking migliore di De Minaur e un’età inferiore. Il suo stile di gioco, fatto di corse continue, un’incredibile copertura del campo e difese al limite dell’impossibile, lo renderanno in futuro un avversario ostico per praticamente qualsiasi giocatore. E quando inizierà a comprendere ancor di più come battere i migliori giocatori del circuito, De Minaur potrà togliersi grandi soddisfazioni.
Tommaso Mangiapane