La 16esima edizione della Festa del Cinema di Roma presenta Charlotte, film d’animazione di Eric Warin in ricordo della pittrice espressionista Charlotte Salomon.
Produttori d’eccezione Keira Knightley (anche doppiatrice della Salomon), Marion Cotillard e Xavier Dolan, il film è ispirato alla monumentale opera dell’artista “Vita? O teatro?”: più di mille dipinti che ripercorrono la storia della sua breve vita (è morta a 26 anni in una camera a gas) e che fanno del volume la prima graphic novel della storia.
La Festa del Cinema di Roma ha ospitato anche la conferenza stampa di Charlotte, in cui il regista ha speso alcune parole sulla sua realizzazione. Innanzitutto, si è scelto l’espediente dell’animazione poiché era il più adatto per raccontare la storia di una donna votata all’arte. Molte delle inquadrature la riprendono di spalle mentre dipinge, in modo che lo spettatore possa osservarla all’opera e comprendere meglio Il suo lavoro.
Ma la cosa più importante è come si è scelto di rappresentare Charlotte Salomon. Una donna felice e soddisfatta della sua vita e del suo lavoro, non “impegnata a essere ebrea, ma a fare quello che le piaceva”: a parte pochissime scene, infatti, il film non dà spazio alla violenza nazista, poiché il fulcro del racconto era fin dal principio un altro.
Il film vuole essere un memoriale che dà vita a “Vita? O teatro?”, in modo che più persone possibile conoscano Charlotte e la sua storia. Come ha ricordato il regista, “se qualcosa è accaduto e nessuno lo sa, non vuol dire che non sia accaduto”: ecco spiegato perché Charlotte si concentra sui ricordi le situazioni vissute dalla pittrice. Solo attraverso piccole storie si può fare la Storia.
Chiara Cozzi
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