Se in Italia arriva il Festival del Cinema di Venezia, negli USA si sta svolgendo in questi giorni la Fashion Week. Ed è qui che Proenza Schouler, marchio iconico dei primi anni 2000, dei tempi de Il Diavolo veste Prada, ha presentato la sua collezione primaverile. E lo ha fatto due giorni prima dell’inizio del programma ufficiale. Questo perché il duo voleva utilizzare lo spazio di un edificio del New York Mercantile Exchange risalente al 1894. Che poteva ospitare solo 140 invitati, organizzando dunque due sfilate. E ha permesso alla coppia di non disturbare le sfilate di altri designer.
Le novità di Proenza Schouler
Anche la fascia oraria era insolita. “Questa è la prima volta in 12 anni che sfilamo di mattina”, ha detto Jack McCullough, il che ha pure contribuito a creare l’atmosfera del “ritorno alla moda e alla scuola”. Lo stesso designer ha poi affermato che “Nelle ultime tre stagioni abbiamo ridotto ed epurato tutte le cose. La scorsa stagione si trattava di una maglietta e di pantaloni, quindi questa volta ci siamo occupati di ricostruire e di apportare codici vecchi e nuovi”. E Lazaro Hernandez ha aggiunto: “Si trattava di riappropriarsene, facendoli di nuovo nostri in questo senso”.
Due sfilate comportano ovviamente parecchi abiti. Che sono stati presentati in un vero e proprio flusso di coscienza, che vede bottoni e cinture come dei meri accessori, più che delle applicazioni funzionali. infatti, la collezione ha un sapore grafico e marittimo. Questo grazie alle righe sugli abiti in maglia che si trasformano in frange. Sfilano anche gonne a righe, e capi nero e blu navy abbinati al bianco sui pantaloni e alle giacche stile marinaio. Qui, i bottoni eclissano la funzione a favore della creazione.
Marianna Soru
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