Il Sud della Thailandia è la meta di vacanze ideale se la destinazione di viaggio è il mare. A sud del paese c’è infatti una lunga striscia di terra bagnata a Est dal Golfo del Siam e a Ovest dal Mare delle Andamane.

L’entroterra offre un panorama completamente diverso fatto di foreste e natura. Proprio per questo la Thailandia del Sud vi permette di programmare un itinerario dedicato al mare e uno alla flora e fauna locale. Molti i safari organizzati tra queste montagne, fiumi e parchi, alcuni decisamente originali come quelli a bordo degli elefanti.

La costa Est è caratterizzata per lo più da grandi baie che si affacciano su un mare calmo; all’opposto, la costa che dà sul Mare delle Andamane è più selvaggia, con le sue scogliere calcaree che si gettano nell’acqua. La meta più famosa della Thailandia del Sud è Phuket, la cosiddetta Perla del Sud. Siccome è anche l’isola thailandese più grande, può offire veramente molto ai viaggiatori.

Una meta da inserire nel vostro itinerario a Sud è Krabi, perfetta come base per scoprire le tante località che si trovano lì intorno.Famosa la spiaggia di Ao Nang così come le isole di Koh DamKoh PodaKoh Jam e Kho Kai.

Se decidete per questo itinerario evitate di prenotare durante la stagione delle piogge nel periodo da maggio a settembre. Se poi volete immergervi un po’ nella natura allora visitate il Parco Nazionale Khao Phanom Bencha famoso per le sue cascate. Nella provincia di Krabi c’è poi Phi Phi Island, una delle località che mantiene un fascino incontaminato e per questo attira sempre molti turisti.

Il mare è limpido, la sabbia bianchissima e soffice, la natura che circonda il tutto è lussureggiante e la barriera corallina che la circonda è stupenda da osservare attraverso immersioni e snorkeling.

Alla scoperta del Sud della Thailandia: Itinerario 7 giorni

Giorno 1

In base all’orario del volo e location di Albergo o Resort, vi consigliamo un giro a Phuket old town o Patong.

Giorno 2

Isole Phi Phi, la meraviglia della Thailandia noi le abbiamo fatte subito. Puoi prenotare dall’Italia (ti costa di più) o a Phuket è pieno tra negozio e bancarelle che vendono escursioni alle Phi Phi a prezzi stracciati.

Si tratta di un arcipelago nel sud del Mare delle Andamane ed appartiene alla grande provincia di Krabi.

Fino ad alcuni decenni fa le Phi Phi Islands erano per lo più sconosciute al turismo di massa. La situazione è cambiata da quando hanno ospitato le riprese del film con Di Caprio, The Beach!

Le Phi Phi Islands sono così diventate la punta di diamante del turismo thailandese, e vengono visitate ogni anno da migliaia di turisti provenienti da ogni parte del mondo.

L’arcipelago è formato da due isole maggiori, Phi Phi Don, la più grande e popolosa e Phi Phi Le. Intorno, ci sono altre 4 isolette minori disabitate ma visitabili.

Le Phi Phi Islands si trovano a circa 48 km a sud-est di Phuket e fanno parte del Parco Nazionale di Hat Nopparat Thara-Koh Phi Phi.

Phi Phi Le ospita alcuni villaggi tra cui Ao Lana, Ao Loh Bakhao, Ban Laem Tong e Ban Ko Mai Phai.

Sull’isola di Phi Phi Don, invece, ci sono altri piccoli insediamenti come Ton Sai, Hat Yao, Ao Lodalum e Laem Pho.

I turisti sbarcano sempre su Phi Phi Don che in realtà è formata da due diverse isole collegate tramite una stretta lingua di sabbia.

Vi troverete davanti a due colline separate da una baia.

A sud c’è Ton Sai e a nord Loh Dalum. La zona compresa tra queste due estremità è quella più frequentata di Phi Phi Don, nella quale si svolgono beach party e spettacoli.

Chi ama gli animali deve assolutamente vedere Monkey Beach, accessibile a piedi, in canoa o in barca da Ton Sai.

Come suggerisce il nome, è piena di scimmie che talvolta possono rivelarsi aggressive. Prestate attenzione!

Dove mangiare a Phi Phi Islands

Phi Phi Islands pullula di bancarelle e chioschi nei quali assaggiare le più gustose pietanze dello street-food thailandese.

Se non avere il fegato per provare i temibili insetti fritti, potete provare il pad thai, la papaya salad, il curry rosso e la zuppa tom yam.

I ristoranti più apprezzati sono concentrati nella zona di Ton Sai e vicino Laem Tong.

Tra questi ci sono il Jasmine, l’Only Noodles ed il Pum. Sono a buon mercato e abbastanza curati nella struttura.

Per i patiti del mango poi c’è il Mango Garden che propone un menù con piatti dolci e salati preparati con questo delizioso frutto.

Giorno 3: Avventura a James Bond Island, Mangrovie in canoa a Phang Nga

La nostra crociera tra le isole della baia di Phang Nga ha inizio, ma approfittando dell’alta marea ci dirigiamo ancora all’esplorazione della foresta di mangrovie. I tronchi che la sera precedente erano fuori dall’acqua per circa due metri oggi sono totalmente sommersi, le fronde degli alberi sfiorano l’acqua e questo ci consente di addentrarci all’interno della vegetazione senza il timore di restare incagliati.

Immerse nel verde ci attendono vedute mozzafiato, l’atmosfera pulita fa si che tutto si rifletta sul mare creando una visione speculare in cui tutto ciò che sta sopra il pelo dell’acqua. Il mondo è ribaltato in maniera identica, come se esistesse anche al di sotto.

La provincia di Pang-nga ospita un parco marino tra i più suggestivi della Thailandia che può essere vissuto in modi assai diversi, grazie alla varietà dei tour disponibili. Khao Phing Kan ha una particolarissima forma, enormi rocce calcaree a strapiombo nel mare. L’isola, completamente ricoperta di vegetazione è posizionata a 6 km dalla terraferma nel nordovest della baia di Phang-nga, e fa parte di un arcipelago di una dozzina di altre isole. L’isola principale e ancor più la piccola Koh Tapu (sorge dall’acqua a 40 metri dalla terraferma) è stata resa celebre dal film della serie 007 “L’uomo dalla pistola d’oro” e da allora ribattezzata James Bond Island: un cono verticale a base rovesciata che ha le sembianze di un enorme chiodo alto 20 metri con un diametro che va dai circa 4 metri in prossimità del livello dell’acqua, agli 8 metri della cima. Le acque della baia intorno all’isola sono poco profonde e di colore verde giada; il fondo è coperto dal limo traportato da diversi fiumi provenienti dal nord della Thailandia che sfociano non lontano da qui. L’isola è piccolissima, non è possibile attraccarvi, ma regala scorci di notevole bellezza.

Si può comodamente raggiungere l’isola partendo da Khao Lak, Phuket, Krabi. Una volta arrivati, le opzioni sono diverse: potrete scegliere se fare un tour con le long-tail boats, tradizionali piccole e agili imbarcazioni di legno che raggiungono l’isola dopo una bellissima traversata fra le foreste di mangrovie oppure con imbarcazioni più moderne come motoscafi. Gli anfratti presenti sull’isola sono quasi sempre accessibili dal mare e si visitano in canoa.

Giorno 4: Isole Similan.

Le Similan Islands sono nove isole che si trovano nella zona sud-ovest della Thailandia

La loro fama sta crescendo sempre di più e questa meta turistica è una tappa assolutamente da non perdere per chi ama la natura ed i paesaggi mozzafiato

Se amate il mare, le Similan Islands sono un paradiso per gli occhi e non solo.

Tutte le nove isole che compongono l’arcipelago sono bagnate da acque turchesi che ricordano i paesaggi incantati delle Maldive

Le spiagge possiedono un colore dorato, a tratti bianco, dove la sabbia morbida accarezza i piedi.

Distendersi anche semplicemente al sole sulla spiaggia, evitando di fare il bagno, è un’esperienza magnifica, quasi rigenerante per il proprio corpo. 

La maggioranza delle spiagge è poi circondata da una ricca vegetazione, verde e rigogliosa.

Ci sono anche rocce di granito, dal colore chiaro e splendente, che proteggono le varie spiagge, formando una simbolica cornice che racchiude un ambiente stupefacente.

Giorno 5: Elefanti, Big Buddha, Wat Chalong e Nakamarket (se cade nel weekend o vi consigliamo aperitivo Kamala Beach).

Un’esperienza davvero sana e coinvolgente con i famosi giganti gentili della Thailandia è possibile solo con un’esperienza etica con gli elefanti, con grande considerazione per il benessere degli animali. Questo è il motivo per cui una gita di mezza giornata al famoso Elephant Jungle Sanctuary di Phuket è diventata così popolare: i visitatori potranno interagire e unirsi agli elefanti nel loro habitat naturale e conoscere la vita di questi giganti salvati. Dopo un briefing sul lavoro e la storia del santuario e alcuni spuntini, i visitatori potranno indossare gli abiti tradizionali della tribù Karen. Aiuteranno i custodi del santuario a preparare integratori alimentari naturali per gli elefanti affidati alle loro cure. Quindi verranno adeguatamente presentati agli elefanti salvati del santuario e verranno anche nutriti con gli integratori preparati. Giocando e interagendo con gli elefanti, scattando foto e assicurandosi che siano ben nutriti, o anche semplicemente osservandoli, i visitatori potranno conoscere il passato degli elefanti. Impareranno loro i modelli e le caratteristiche del comportamento degli elefanti e si legheranno meglio con loro quando impareranno come ottenere un’esperienza veramente etica con gli elefanti.

E’ impossibile non notare il Big Buddha durante il soggiorno a Phuket, e sebbene sia un luogo turistico io penso che una visita sia d’obbligo, sia per la vista stupenda che per l’esperienza.

Il Big Buddha di Phuket si trova a Chalong ed è facilmente raggiungibile in motorino, in taxi, tuc tuc o, se avete davvero qualche ora di tempo e un’ottima preparazione fisica, anche a piedi. Il percorso è in salita e non è lontano dalla rotonda di Chalong. 

L’accesso al Big Buddha è gratuito e bisogna ricordarsi di vestire adeguatamente, ovvero coprirsi le spalle e le gambe.

La costruzione del Big Buddha inizia nel 2007 e la statua è ricoperta di prestigioso alabastro. Potete collaborare anche voi alla costruzione acquistando una mattonella mentre visitate il tempio.

Durante la vostra visita al tempio potreste incontrare dei macachi. Fate attenzione e non dategli del cibo. Sono animali selvatici e potenzialmente molto aggressivi.

Al Naka Weekend Night Market di Phuket puoi comprare il meglio Cibo Di StradaSouvenirsProdotti fatti a manoModa e streetwear, Beni di seconda manoe adorabile Animali da portare a casa.

Il famoso mercato del fine settimana di Naka a Phuket è una delle destinazioni più visitate da persone provenienti da tutto il mondo che vogliono sperimentare lo shopping, i ristoranti e l’intrattenimento. Grazie a un’immensa collezione di bancarelle, negozi e boutique di qualità potrai trovare una grande varietà di abbigliamento, gadget, cibo e molto altro a prezzi stracciati.

E per coloro che preferiscono rilassarsi, sedersi e godersi l’intrattenimento con musicisti dal vivo o sorseggiare un drink in uno dei nostri numerosi bar. Tutto sommato, questa è la migliore esperienza di mercato a Phuket.

Giorno 6: Isole Surin

Dichiarato Parco Nazionale Marino nel 1981, Mu Ko Surin National Park è un arcipelago costituito da 5 isole: Koh Surin Nuea, Koh Surin Tai, Koh Klang, Koh Ri e Koh Kai.

Il parco interessa una superficie complessiva di circa 140km², di cui soltanto il 20% in terra ferma.

La popolazione locale è costituita da circa 250 persone di etnìa Moken-Chao Leh, denominati gli “zingari del mare”

Queste isole, tuttora non interessate dal turismo di massa, sono a detta di molti la miglior destinazione thailandese per le immersioni subacquee, per lo snorkeling e per osservare la fauna marina, che popola le barriere coralline attorno alle isole.

Tutte le isole sono interamente coperte da lussureggiante foresta tropicale e presentano alcune spiagge di finissima sabbia bianca, con un mare di colore azzurro molto intenso, un vero e proprio paradiso tropicale da cartolina.

Sull’isola di Ko Surin Tai è presente un piccolo villaggio Moken, un gruppo etnico austronesiano di poche migliaia di individui che popolano solo alcune isole thailandesi e birmane, noti anche con l’appellativo zingari del mare, poiché hanno una tipologia di vita nomade.

Il parco nazionale è aperto solamente per un periodo di 7 mesi, mentre fra metà maggio e metà ottobre, durante la stagione umida, resta chiuso, sia per preservarne la natura, che per le condizioni meteo quasi sempre sfavorevoli alle immersioni.

È possibile pernottare sull’isola di Surin Nuea in alcuni bungalow da 2 fino a 5 persone oppure in un’area di campeggio designata nei pressi della spiaggia e della splendida baia di Mai Ngam, con 70 tende in tutto, gestite dalla direzione del parco, che mette a disposizione anche sacchi a pelo, materassini e cuscini, a prezzi molto ragionevoli (fra i 300 e 450 baht a notte per la tenda e meno di 100 baht per gli accessori), ma volendo si può comunque portare la propria tenda, pagando soltanto l’occupazione del suolo; è presente anche un ristorante aperto in orari di colazione, pranzo e cena.

Il periodo più adatto per le immersioni è da dicembre ad aprile quando c’è poco vento e la temperatura del mare è attorno ai 29° C; nella barriera corallina trovano rifugio circa 260 specie di pesci, mentre nelle acque oceaniche che circondano le isole si possono osservare fra gli altri vari tipi di squalitartarughe marinerazze e mante; sulla terraferma si annoverano un centinaio di specie di uccelli, serpenti come cobra e pitoni, oltre ad un raro geco endemico di queste isole.

Giorno 7 RELAX: Kamala beach, Freedom Beach, Kata Beach sono super consigliate

Vi innamorerete è una certezza e vorrete ritornare presto in questo paradiso.