Alla scoperta di Aaron Ramsey

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Di Redazione Metropolitan

Aaron Ramsey il centrocampista gallese dell’Arsenal sarà il tassello del centrocampo bianconero del prossimo anno. In scadenza con il club londinese, il giocatore classe 1990, ha già sostenuto le prime visite mediche al J Medical di Torino. Per lui è pronto un contratto di 7 milioni più bonus.

Ma andiamo a scoprire nel dettaglio la carriera e le caratteristiche di questo calciatore. Ramsey ha il suo punto di forza nella duttilità, capacità di inserimento e ottima tecnica che lo ha portato a mettere a segno 35 goal nelle sue otto stagioni con la maglia dei Gunners.

Nato a Caerphilly piccolo distretto di contea a poche miglia da Cardiff. E proprio a Cardiff Ramsey comincia a muovere i primi passi nel calcio che conta. Con la maglia dei gallesi fa tutta la trafila delle giovanili fino al debutto in Championship nella stagione 2006-2007. Nella stagione successiva entra in pianta stabile tra i titolari della sua squadra. Notato sia dallo United di Sir Alex Ferguson sia dei Gunners saranno proprio quest’ultimi ad avere la meglio.

Qui Ramsey parte bene debuttando in Champions League contro il Twente e segnando anche una rete nella competizione contro il Fenerbahce. Nel 2010 però la sua ascesa viene fermata da un terribile infortunio ( doppia frattura di tibia e perone) che lo costringerà ad un lungo percorso di riabilitazione e ad in prestito al Nottingham Forrest e per una parte di stagione nella sua Cardiff. Tornato ai Gunners nonostante qualche infortunio che ne ha condizionerà la carriera, Ramsey diventa il pilastro del gioco di Wenger e anche nell’ultima stagione sotto la guida di Emery. Il punto più alto con i londinesi sarà il goal decisivo in finale di Fa Cup, contro i cugini del Chelsea.

Con la maglia della nazionale gallese, diventa a soli 20 anni il più giovane capitano della nazionale dei dragoni. Negli europei 2016 insieme a Bale, trascina la sua squadra allo storico traguardo delle semifinali.

Nella Juventus di Allegri, Aaron potrà risultare una pedina fondamentale, potendo andare a ricoprire sia il ruolo di terzo di centrocampo come mezzala, ma anche il ruolo di trequartista sfruttando la sua capacità di inserimento dietro le punte.