Ancora fresco del clamore editoriale riscosso dal suo ultimo libro Apropos of Nothing edito in Italia dalla casa editrice La nave di Teseo, Woody Allen non si ferma e si lancia alla conquista di un traguardo mastodontico: il suo 50esimo film (non in senso metaforico, ma letterale).
Il ritorno in Europa di Allen: Rifkin’s Festival
Intitolato Rifkin’s Festival, il film si guadagna il numero 50 nella prolifica carriera del regista newyorchese. Con A rainy day in New York (2019) eravamo tornati negli umori e nei colori dell’isoletta di di Manhattan, fondale preferito e ripreso in tutte le salse da Woody Allen, adesso torniamo in Europa. In Spagna, per la precisione. Ritorniamo alle vecchie glorie di Vicky, Cristina, Barcelona, questa volta, però, la città in cui è ambientato il film è paradossalmente collocata nel versante opposto del paese: San Sebastiàn, lido spagnolo famoso per il suo festival del cinema.
Non molto tempo fa sono state pubblicate delle foto inedite dal set dove troviamo un Christoph Waltz vestito come la morte de Il settimo sigillo di Ingmar Bergman. Woody che combini?
Intitolato Rifkin’s Festival, il film è descritto come una commedia romantica che segue le vicende di una coppia americana sposata che si reca in Spagna per partecipare al San Sebastián Film Festival. I due rimangono catturati dalla bellezza e dal fascino del paese, sono altresì attratti dal carrozzone di giornalisti, critici cinematografici, attori e registi che ruotano attorno a questo importante evento mondano e culturale. Intreccio d’amore immancabile, lei inizierà una relazione con un geniale regista francese e lui si innamorerà di una bellissima donna spagnola.
Non sappiamo ancora quando uscirà il film. I buoni pronostici (coronavirus permettendo sono per autunno 2020).
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