Quello che è successo ieri e stanotte nella provincia di Alessandria e su fino a Milano è la conseguenza di una serie di eventi concomitanti che associati fra loro hanno provocato il disastro.

Cause concomitanti dell’alluvione nel Nordovest

Per prima cosa le alte temperature dell’aria e del mare che indubbiamente favoriscono l’evaporazione. Poi il vento di scirocco che si portava l’umidità marina verso la costa ligure. Ora, tra Savona e Genova la quota del crinale che fa da spartiacque fra il mar Ligure e la pianura padana è molto bassa e quindi non è come più a ovest o più a est dove, come è successo nel 2011 alle Cinqueterre: lì l’altezza dei monti ha fatto sì che tutta l’umidità si scaricasse nel versante verso il mare.

Insomma, ieri abbiamo avuto un afflusso continuo di umidità tra il golfo di Genova e la pianura padana. Tanto per dire, il nostro amico Daniel Rossi ha scattato nell’entroterra di Cogoleto (giusto verso il crinale nel ponente genovese) questa immagine: l’aria è nebbiosa perché satura di umidità e calda, con temperature prossime ai 20°C. Una situazione quasi da tropici!

La foschia densa sul ponente genovese
La foschia densa sui monti del ponente genovese verso le 23.30. Photocredit Daniel Rossi sul gruppo Appassionati di metereologia.

L’alta pressione sul Nordest blocca la perturbazione

Dopo il vento di scirocco e le alte temperature ecco il terzo problema: nella pianura padana centrale e orientale la pressione era alta e quindi non è stato permesso alla perturbazione di muoversi verso est; pertanto le piogge si sono accumulate in un’area grossolanamente triangolare con i vertici tra Genova, Como e Brescia.

Alluvione sul Nordovest
La perturbazione che sta causando l’alluvione sul Nordovest. Credit: dipartimento di protezione civile.

Piogge torrenziali e alluvione nel Nordovest

Di conseguenza il territorio non ha retto e non si vede come avrebbe potuto reggere con oltre 300 mm di pioggia tra Bormida e Scrivia, con punte di Rossiglione circa 460 mm in 24 ore a Rossiglione e 510 mm a Campo Ligure in 24 ore: in entrambe le stazioni in tutto l’episodio perturbato compresi i giorni scorsi sono caduti oltre 600 mm di pioggia. E così mentre nell’alessandrino è venuto giù il mondo, in Emilia non hanno visto una goccia d’acqua.

L’eccezionalità delle piogge che hanno provocato alluvioni come l’evento del 1966 di Toscana e Italia di Nord-est o quello del Piemonte del 1994 è dovuta proprio a questo: una perturbazione che non riesce a muoversi verso est e quindi scarica tutta la sua pioggia nella stessa area. A questo dobbiamo aggiungerci a Milano il problema del Seveso, che tra la fine del XIX egli anni ‘30 del XX secolo è stato coperto con una portata altamente insufficiente (abbiamo parlato del pericolo degli interventi umani sul corso dei fiumi e su come questo possa causare disastri e alluvioni).

Aldo Piombino