Negli Usa, la Food and Drug administration (FDA), ha annunciato un nuovo farmaco contro l’alopecia. Una malattia autoimmune che provoca la perdita di capelli e di altri peli del corpo, colpendo più di 300mila persone all’anno. Tra queste anche l’attrice Jada Pinkett Smith, che da tempo sensibilizza sul tema.

Alopecia, gli studi clinici della FDA

Si chiama: “Baricitinib”, il farmaco che potrebbe prevenire una delle malattie più diffuse negli Stati Uniti (e non solo). Sviluppato dall’azienda farmaceutica Eli Lilly contro l’artrite reumatoide, ha mostrato invece di avere potenzialità anche nel trattamento dell’alopecia areata grave.

Una malattia che si sta diffondendo a macchia d’olio e che tra i tanti ha coinvolto anche l’attrice Jada Pinkett Smith. La star dal 2018 combatte infatti contro una forma che le fa perdere i capelli e che per qualche tempo ha cercato di nascondere con dei foulard e turbanti. Salvo poi decidere di mostrarsi al mondo così com’era e farne un punto di forza, sensibilizzando sul tema.

Fortunatamente, in accordo con l’azienda si è espressa anche la Food and Drug administration (FDA):

L’accesso a opzioni di trattamento sicure ed efficaci è fondamentale per il numero significativo di americani affetti da alopecia grave.

L’approvazione della FDA è avvenuta in seguito a due studi clinici su un campione di 1.200 persone. Questo lo svolgimento dei test riportato dal sito web di Skytg24:

I partecipanti sono stati divisi in tre diversi gruppi: un gruppo placebo, un gruppo che ha ricevuto una dose di due milligrammi ogni giorno e un ulteriore gruppo a cui è stata somministrata una dose di quattro milligrammi ogni giorno. Dopo 36 settimane, a quasi il 40% delle persone del gruppo che ha assunto la dose più alta sono ricresciuti dell’80% i capelli, rispetto a circa il 23% del gruppo a dose inferiore e al 5% del gruppo placebo. Circa il 45% delle persone nel gruppo a dose più alta ha notato anche una significativa ricrescita di sopracciglia e ciglia. Gli effetti collaterali più comuni associati a Olumiant includevano infezioni del tratto respiratorio superiore, mal di testa, acne, colesterolo alto e aumento di un enzima chiamato creatinfosfochinasi.

Edoardo Baldoni