Moriva oggi, 17 luglio, Andrea Camilleri. Lui, scrittore che ha ispirato la nota serie televisiva “Il commissario Montalbano“. Raffinate le sue doti di scrittore, sceneggiatore, drammaturgo e regista.
Esordiente nella narrativa con “Il corso delle cose” (1978), con il successivo romanzo “La forma dell’acqua” (1994) Andrea Camilleri ispirerà la popolare serie televisiva de “Il commissario Montalbano“. Al contempo drammaturgo e regista, le sue opere saranno tradotto in oltre 120 lingue. Uomo di grande cultura, riceverà nel 2003 la medaglia di Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.
Andrea Camilleri, una vita volta alla scrittura
Un piglio eccezionale, quello di Camilleri che si rivela fin dall’età giovanile. Nonostante inizi a pubblicare poesie e racconti molto presto, inizialmente si dedica alla professione di regista. Dal 1942, anno in cui inizia ad operare nella regia teatrale, la sua carriera sarà segnata da un profondo legame con le opere Pirandelliane. I suoi primi racconti, ispirati alla vita quotidiana siciliana, riveleranno uno spiccato gusto per l’intreccio un’inclinazione ai registri del comico e del grottesco. Il suo, un contributo fondamentale per la scena teatrale: con lui per la prima volta sul palco, le opere di Beckett (“Finale di Partita” nel 1958 al “Teatro dei Satiri“) o i poemi di Majakovskij, nello spettacolo “Il trucco e l’anima“.
Noto il suo impegno e la sua dedizione all’insegnamento: prima come docente presso il “Centro sperimentale di cinematografia di Roma” (1958-1965 e 1968-1970); poi come docente di regia presso l'”Accademia Nazionale d’Arte Drammatica” (1977-1997). Collaterale la sua attività di scrittore per importanti riviste italiane ed estere come “Sipario“; “Il dramma“; “Thèâtre dans le monde“; oltre che per l'”Almanacco letterario“.
Camilleri, “Il commissario Montalbano” dal libro alla televisione
È nel 1994 con “La forma dell’acqua” che Camilleri dà il via ad una serie di romanzi e racconti incentrati su un personaggio fisso, il commissario di polizia Salvo Montalbano. Un personaggio, il suo, animato da un sentimento di giustizia sostanziale quanto estraneo a preoccupazioni di carriera e semmai incline a procedure non sempre formalmente ineccepibili. Sarà così che lo scrittore raggiungerà la notorietà anche sul piccolo schermo, ispirando la popolare serie televisiva “Il commissario Montalbano” interpretata dallo straordinario attore Luca Zingaretti, nonché ex allievo del Camilleri stesso.
Una cospicua attività letteraria la sua che prosegue fino agli ultimi attimi prima della sua scomparsa. Si ricordano ad esempio: “Tuttomio” (2013), romanzo noir; “Come la penso. Alcune cose che ho dentro la testa” (2013), romanzo autobiografico; “Inseguendo un’ombra” (2014), romanzo storico; “Donne” (2014), in memoria delle donne che hanno segnato la sua vita. Tra le opere postume invece, “Riccardino” (2020), romanzo conclusivo della serie televisiva su Montalbano.
Annagrazia Marchionni
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