Un turista italiano di 30 anni è morto durante la visita al sito archeologico di Petra. La Farnesina conferma che l’ambasciata ad Amman è in contatto con la famiglia e che sta fornendo assistenza per le procedure per il rientro in Italia.

L’uomo, un trentenne originario di Torino, era da solo in viaggio e secondo media stava percorrendo un sentiero chiuso al passaggio quando è precipitato, cadendo da un’altezza di 25 metri. I soccorritori lo hanno trasportato al Queen Rania Al-Abdullah Hospital, dove è stato possibile soltanto constatarne il decesso.

Una fonte medica ha detto alla tv giordana Roya che il turista ha riportato diverse fratture ferite in varie parti del corpo, che hanno portato alla sua morte. Il Parco Archeologico di Petra sottolinea costantemente ai visitatori e ai turisti di non intraprendere percorsi che non sono loro destinati. 

Questo viaggio il 30enne avrebbe dovuto compierlo con il fratello maggiore Luca, quasi 34 anni, che però non era riuscito a prendersi le ferie. Era partito da solo e il rientro era previsto la prossima settimana a Londra. “Eravamo molto legati – racconta Luca – Andrea era il mio migliore amico e ci sentivamo spesso. Era tifoso della Juventus e fan di Vasco Rossi, aveva studiato come perito aeronautico, poi si era iscritto a economia e aveva anche dato degli esami, ma non era fatto per stare a una scrivania, era uno spirito libero, gli piaceva vestirsi bene e lavorava tantissimo. Amava muoversi, viaggiare e lo faceva anche da solo, come è accaduto anche in questo viaggio a cui io non sono riuscito a partecipare”.

“Andrea – continua il fratello – era a Londra ormai da sei anni e il suo sogno era di tornare e di mettere in piedi una sua attività qui, in Italia. Veniva spesso, durante il Covid si era fermato per quattro-cinque mesi. Ma aveva già in mente il prossimo viaggio, l’Egitto”.

Il locale a Londra era la Soho House, nel quartiere omonimo, in Dean Street, un club privato dove si entra se presentati da un socio e con una lista d’attesa riferita come notevole. I giornali riportano che qui si siano incontrati Meghan Markle e il duca Harry di Sussex, e che a questo luogo sia dovuta la nascita di Spotify.