Musica

Andy Summers, tra musica e fotografia

Tredici album inediti a suo nome, otto album in collaborazione con altri artisti, nove colonne sonore: tutto questo è Andy Summers dopo gli intensi anni in cui faceva parte dei Police. Grazie ad un talento incredibile per la chitarra, approfondito da anni di studio e di sperimentazione in ogni genere musicale, Andy Summers fu il chitarrista che riuscì a dare un’impronta e uno stile unici a quella che diventerà una delle band più ascoltate di sempre: The Police

Oltre alla fruttuosa carriera musicale, Andy si affermò anche come scrittore e fotografo con un cospicuo numero di libri, saggi e collezioni fotografiche. La passione per la fotografia, in particolar modo, lo ha inseguito e accompagnato da sempre, tanto che egli stesso dichiarerà che “se mi avessero messo in mano una macchinetta fotografica prima della chitarra, forse sarei diventato un fotografo.”

Andy Summers con i Police

Non indifferente è il merito di Andy Summers per la nascita di canzoni monumentali, bellissime, immortali, come ad esempio Message in a Bottle. Il suo stile contaminato da influenze jazzistiche diventava essenziale; il geniale abbinamento di Chorus e Delay sorpassava il comune hard rock degli anni ‘70. Tutto questo lavoro, questa ricerca continua del suono, era frutto di anni di studio, di ascolto e di conoscenze profonde della musica: dal jazz alla classica al blues e al rock.

Andy Summers conferiva alla band un sound che li caratterizzava e li rendeva riconoscibili: un marchio di fabbrica. Per i Police Andy è stato una fonte di energie indispensabile, il suo suono si adattava al timbro vocale di Sting in un perfetto colore di sottofondo che ne esaltava le qualità. Un suono che fece dei Police una band dal sound inimitabile. 

Scrittore e fotografo

Throb, Light Strings, Desires Walka the Street, I’ll  Be Watching You: Inside the Police, A Certain Strangeness: ecco tutti i libri editi di Andy Summers. Un vero artista a tutto tondo che durante le tournée e le esibizioni in giro per tutto il mondo, ha saputo trovare il tempo per scrivere così tanto. Ma è un’altra la sua vera passione che, al pari della musica, non lo ha mai abbandonato. 

La fotografia è sofisticata come la musica quando la capisci.

Scatto di Andy Summers- Photo credits: leica-camera.blog
Scatto di Andy Summers- Photo credits: leica-camera.blog

Andy Summers considera la fotografia un’arte che, come la musica, non si serve di un linguaggio letterario. Un linguaggio visivo che descrive il rapporto dell’autore con la realtà: la fotografia è una naturale estensione di se stessi. «È un altro tipo di espressione – racconta –, come la musica, molto naturale per me. Eccitante. Non è un hobby. Ti devi sentire coinvolto, sentire la passione; credo che sia un modo di sostenere la vita».

Così Andy definisce questa affascinante arte. Le fotografie di Andy Summers rappresentano scorci di vita, angoli di mondo. E’ il suo modo di attraversare la strada e di passeggiare per i paesi che ha visitato grazie alla sua musica. I suoi occhi si soffermano su piccoli dettagli che diventano, nel momento in cui vengono immortalati, una sfumatura in bianco e nero; come una melodia con poche note, oscure, astratte eppure così evocative.

Immagine in evidenza: photo credits by goldminemag.com

Giulia Scialò

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