Animali e Coronavirus. Questa insolita accoppiata domina, attualmente, il mondo chiuso in quarantena. Le restrizioni varate dai vari Stati mondiali stanno costringendo le persone a rimanere a casa per prevenire il contagio da Covid-19 e le creature “esiliate” dagli spazi conquistati dagli esseri umani stanno riprendendo, progressivamente, i vecchi possedimenti. Al risveglio della natura, dobbiamo anche aggiungere il drastico calo dell’inquinamento: le immagini scattate dai satelliti, infatti, fotografano il miglioramento della qualità dell’aria che stiamo attualmente respirando. Queste due situazioni dovrebbero far riflettere tutti quanti: la quarantena è un problema per l’uomo ma, al contrario, diventa un vero e proprio toccasana per il mondo.
Questa esperienza ci sensibilizzerà maggiormente sulla preservazione dell’ambiente? Difficile da dire, ma vale la pena tener d’occhio questo insolito fenomeno. Intanto, godiamoci lo strano spettacolo degli animali che (ri)conquistano la loro vecchia casa.
Animali e Coronavirus: la strana accoppiata
Il mondo chiuso in casa lascia spazio al ritorno degli animali nelle nostre città. La conseguenza della quarantena portata dal Coronavirus ha consegnato la Terra ai suoi abitanti confinati. Le immagini che arrivano dal mondo sono sorprendenti e dovrebbero far riflettere tutta la comunità mondiale. Sulle piste da scii delle Alpi francesi sono stati avvistati sciatori particolari: nella Savoia deserta, infatti, i lupi hanno preso il sopravvento uscendo dai boschi per esplorare le vecchie zone di caccia. Nella città di Nara (Giappone) l’assenza dell’uomo ha spinto le mandrie di cervi, confinati nei parchi, in città.
I centri abitati della Thailandia sono diventati territorio di scorribanda per branchi numerosissimi di scimmie che, per il momento, recitano il ruolo di padrone indiscusse delle metropoli. In Spagna, non una novità per chi abita a Roma, stormi di gabbiani hanno invaso le città accerchiando le poche persone che rompono la quarantena per necessità. A Bogotà (Colombia) si è spinto nei centri abitati il Maikong, un canide diffuso in America Latina. Ma il cacciatore non è da solo: anche gli opossum si stanno riversando in massa nelle città portando con sé i loro piccoli.
Gli animali in Italia
Il binomio “animali e Coronavirus” si è palesato con forza anche all’interno dei nostri confini nazionali. Sono moltissimi, infatti, i luoghi italiani riconquistati dagli animali. Le fontane di Roma sono diventate il laghetto ideale per tante anatre mentre le lepri hanno rivendicato gli spazi verdi dei quartieri milanesi di Quarto Oggiaro e Gallaratese. Nel porto di Cagliari sono tornati i delfini mentre i cigni navigano i suggestivi canali, ora limpidissimi, di Venezia.
La quarantena mette in “gabbia” gli esseri umani privilegiando animali e natura: questo rifiorimento dell’ambiente dovrebbe far riflettere tutto il mondo…
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