Considerata il soprano drammatico più interessante della sua generazione, Anna Pirozzi esce dal silenzio pandemico con un calendario ricco di importanti appuntamenti internazionali, dal debutto alla Fenice di Venezia il 30 maggio al Macbeth viennese, ma anche la festa per la centesima recita di Nabucco in Arena.
Anna Pirozzi, chi è il soprano: la sua carriera e storia
Era una cantante pop, cantava nei matrimoni. Poi, a 25 anni, Anna Pirozzi ha scoperto l’amore per l’opera e ha iniziato il Conservatorio. A 36 anni, senza un curriculum e senza un agente, ha iniziato la sua carriera tra le mille difficoltà di chi si affaccia tardi in un mondo molto competitivo. Ma con la sua voce, e il suo coraggio, è diventata in pochissimo tempo una delle cantanti più richieste al mondo. Tanto da essere scelta come unica Medea per l’apertura delle celebrazioni del centenario di Maria Callas ad Atene
Anna Pirozzi soprano, dopo il trionfo al Festival di Salisburgo nelle vesti di Abigaille (Nabucco) sotto la direzione musiclae di Riccardo Muti, sta calcando i più prestigiosi palcoscenici italiani ed internazionali. Alcuni dei suoi importanti impegni recenti includono Un Ballo in maschera a Madrid, Il Pirata di Vincenzo Bellini e I due Foscari di Giuseppe Verdi all’Opera Montecarlo, Aida in Piazza del Plebiscito a Napoli, Manon Lescaut al Teatro Massimo di Palermo. Nel 2016 Anna Pirozzi ha debuttato al Teatro alla Scala di Milano (Lucrezia Contarini ne I due Foscari), alla Bayerische Staatsoper di Monaco (Amelia ne Un ballo in maschera), al Royal Opera House di Londra (Leonora ne Il trovatore) e alla San Francisco Opera (Maddalena nell’Andrea Chénier).
La carriera di Anna Pirozzi, soprano tra i più richiesti al mondo, è iniziata tardi, quando, a 25 anni, ha scoperto l’amore per l’opera e si è iscritta al conservatorio. “Quando ascoltai la voce di Maria Callas in Casta Diva nella Norma, dissi…wow. Voglio cantare anch’io così”.
Una storia, la sua, di coraggio, determinazione e riscatto. “Poter iniziare questa carriera è stato difficilissimo. Non avevo un agente, non avevo un curriculum, avevo un’età un po’ avanzata rispetto ai miei colleghi che erano tutti più giovani e quindi tutto mi era contro. Ma c’era qualcosa, io dovevo provare assolutamente” spiega. E il pensiero va a quando incontrò per la prima volta il Maestro Riccardo Muti che dopo averla ascoltata le chiese: “Ma lei dov’era fino ad adesso”.