Anne Brontë, la letteratura e l’emancipazione femminile

Foto dell'autore

Di Stefano Delle Cave

Benvenuti nell’universo femminile di LetteralMente Donna. Faremo un viaggio nell‘Inghilterra dell’età vittoriana per parlare di una scrittrice troppo spesso dimenticata e sottovalutata. Parleremo di un trio, di emancipazione femminile e di letteratura. Abbiamo dedicato la puntata di oggi a Anne Brontë e ai suoi romanzi

“In ogni storia vera è racchiusa una morale; in alcune può essere difficile trovarla e, dopo averla trovata, è così povera che non valeva la pena schiacciare il guscio per quella noce rinsecchita”

Questo è l’incipit di “Agnes Grey” il primo dei soli due romanzi scritti da Anne Brontë. Eppure nonostante, come le più famose sorelle, la Brontë sia morta giovanissima è riuscita a lasciare un segno indelebile nel mondo letterario con i suoi libri. Testi che confermano come l‘originalità di questa autrice si possa ampiamente paragonare a quelle delle due sorelle. Questo trio di scrittrici ha segnato la loro epoca dando una svolta nella concezione della donna e della morale femminile.

Anne Brontë, da Agnes Grey a La signora di Wildfell Hall

Anne Brontë, fonte Bronte Parsonage Museum

Agnes Grey” può essere considerato a suo modo un romanzo femminista sebbene la protagonista sia all’apparenza una donna mite e meno ribelle dell’eroine di Charlotte ed Emily Brontë. Questo perchè non smette mai di chiedersi come una donna possa sopravvivere in un epoca dura per le donne come quella vittoriana e come possa ottenere la sua emancipazione. Un indipendenza che Agnes Grey riesce a conquistare aprendo una scuola con la madre

“La signora di Wildfell Hall” ci porta invece in dote una donna estroversa, ribelle e artista come Helen Graham che fugge da un marito alcolista. Scritto in forma epistolare questo libro per la franchezza del linguaggio e per i temi trattati attirò subito polemiche e l’interesse dei lettori. Proprio da quest’opera si evince come Anne Brontë non sia affatto un’autrice inferiore alle sorelle ma che invece possa essere pienamente considerata un precursore del realismo moderno.

Stefano Delle Cave