Benvenuti nella rubrica “Singin’ through the Holidays”, che dal 2 Dicembre al 6 Gennaio vi farà compagnia ogni Mercoledì alle 17,00 con un musical natalizio, per passare al meglio queste vacanze molto particolari. Questa rubrica vi farà fare un viaggio nel tempo, partendo dai classici degli anni quaranta fino ad arrivare ai musical rock del nuovo secolo. Siete pronti a cantare e ballare con noi con il film di oggi? Il film che abbiamo scelto per questo mercoledì è “Annie” di John Huston. Con questa pellicola facciamo un salto nel 1982 e ammiriamo la prima apparizione sul grande schermo di Aileen Quinn. Accanto a lei recitano Albert Finney e Carol Burnett.

Annie è una vivace bambina che vive, con altre giovani fanciulle e la bisbetica direttrice, in un orfanotrofio , dove è stata abbandonata dieci anni prima dai genitori con un medaglione al collo. Un bel giorno la signorina Grace, segretaria del magnate dell’industria americana Warbucks, si reca in orfanotrofio per prelevare uno dei bambini e portarlo a vivere con il milionario per una settimana. Si tratta di un gesto di filantropia che non è accolto molto bene dal burbero magnate. Annie, però, nella sua permanenza presso l’abitazione di Daddy Oliver Warbucks riesce a conquistare il cuore di tutti, anche il suo, portandolo ad aiutarla a cercare i suoi genitori. Cosa succederà?

Aileen Quinn in una scena di "Annie" - Photo Credits: Realweegiemidget Reviews
Aileen Quinn in una scena di “Annie” – Photo Credits: Realweegiemidget Reviews

Perché vi consigliamo questo film?

“Annie” è un film che non si può non riscoprire a Natale. Seppur profondamente malinconico, in quanto parla della vita sfortunata di una giovane orfanella, è una storia che racconta come i buoni sentimenti possano intenerire anche il più burbero degli uomini quale è Warbucks. Questa bambina, infatti, conquista tutti nella sua casa semplicemente con la sua candida vivacità. Alla fine del film Annie non ottiene quello che desiderava, ma qualcosa di diverso, che però ha a suo modo un valore positivo. Questo film non racconta di un mondo dove tutto è come dovrebbe essere o come si spera che sia, ma racconta della capacità di ritrovare l’amore e il senso di famiglia in altri luoghi.

La pellicola è tratta dall’omonimo musical di Broadway che ha debuttato nel ’76, vincitore di 7 Tony Awards. Oltre alla toccante storia, l’elemento forte di questo musical, poi diventato film, sono proprio le canzoni, con le parole di Martin Charnin e le musiche di Charles Strous. La canzone più famosa, “Tomorrow”, ha fatto il giro del mondo diventando un successo straordinario. Moltissimi gli artisti che ne hanno fatto delle cover. Il momento in cui la piccola Annie la interpreta nel film, è uno di quelli più emozionanti della pellicola di Huston e anche del musical teatrale, e porta con sé un grande messaggio di speranza che non può non conquistare a primo ascolto.

Aileen Quinn canta l’iconica “Tomorrow” in una scena del film

Le ispirazioni di “Annie” e le critiche mosse al film

Il libretto del musical originale da cui è tratto il film sembra ispirarsi narrativamente e musicalmente ad un altro classico del tempo, “Oliver!”, prima musical e poi film nel ’68, che narra la storia di Oliver Twist. Anche Huston stesso nelle sue scelte stilistiche sembra essersi ispirato al film del ’68, ma con un risultato ben diverso. Sicuramente meno grandioso e più vicino ad una rappresentazione quasi teatrale, che però non infastidisce lo spettatore. La componente emotiva, infatti, seppur messa in campo in modo piuttosto teatrale, resta efficace. Ad aiutare sicuramente l’ottima caratterizzazione dei personaggi, in cui si vede la mano del grande regista che era Huston.

La scelta di affidare la regia a John Huston, ai tempi, è stata però molto contestata. L’ormai anziano regista, infatti, non aveva mai diretto un musical, e la sua scarsa conoscenza al riguardo viene fuori. Il film sembra quasi girato per il mezzo televisivo, cosa che non rappresenterebbe un problema se non fosse che gli standard produttivi erano superiori. Se fosse invece stato girato con l’intento di guardarlo in tv, sarebbe stato perfetto. L’atmosfera c’è, le canzoni anche, la componente emotiva nella storia idem, e la prorompenza della piccola Aileen Quinn, che sembra quasi una Shirley Temple in miniatura con i suoi ricci, dà al personaggio di Annie il carattere giusto. Insomma, un grande classico per tutta la famiglia da godersi a Natale e non solo!

E mentre voi riscoprite questo vecchio classico, noi vi aspettiamo la prossima settimana, pronti invece a farvi conoscere qualcosa di nuovo. Vi aspettiamo quindi con un altro appuntamento della rubrica Singin’ through the Holidays, sempre qui, mercoledì prossimo alle 17!

Paola Maria D’Agnone

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