Presentato con successo a numerosi festival, tra cui Toronto International Film Festival 2019, dove è stato premiato come Miglior Film Canadese, e alla 14° Festa del Cinema di Roma, il film è stato scelto per rappresentare il Canada ai Premi Oscar 2020. La regista canadese Sophie Deraspe si ispira ad una storia vera per rileggere in chiave moderna il personaggio di Antigone: una giovane donna piena di coraggio, che lotta con tutte le sue forze per difendere la sua famiglia da un’ingiustizia subita. Il film arriverà nelle sale italiane nel mese di settembre 2020 grazie a Parthénos Distribuzione insieme a Lucky Red.
Trama di “Antigone” e note registiche
Ispirato a una storia vera. Antigone è una studentessa, 17 anni, un primo amore e un futuro promettente. Quando il fratello maggiore Eteocle viene ucciso dalla polizia, metterà in gioco tutto per Polinice, l’altro fratello incarcerato per aver aggredito il poliziotto, reo di aver causato la morte del fratello. Alla legge degli uomini Antigone preferisce il proprio senso di giustizia, fondato sull’amore e sulla solidarietà per la sua famiglia. “Ho infranto la legge ma lo rifarei, il cuore mi dice di aiutare mio fratello” diventa un leitmotiv, il grido di rivolta di una protesta guidata dall’amato Emone. Antigone diventa il simbolo di una generazione, simulacro di un sentimento popolare.
“Avevo circa vent’anni quando ho letto per la prima volta Antigone. Questa tragedia
greca mi ha colpito immediatamente e sono stato sedotta e affascinata dall’intelligenza, dall’onestà e dalla virtù irremovibile del personaggio. Dopo la versione di Jean Anouilh, ho quindi letto la versione originale di Sofocle. Ho scoperto una Antigone la cui ricerca della giustizia è tanto più forte perché si basa su leggi che considera superiori a quelle scritte dagli uomini.
Anni dopo, dopo aver già diretto due film, ho ascoltato un’intervista rilasciata da una
delle sorelle di Freddy Villanueva, morto in un parco di Montreal durante un raid della polizia che era andato storto. Ho iniziato a immaginare che questa sorella potesse essere un’Antigone. Da quel momento in poi, la storia si è sviluppata… “ – Sophie Deraspe-
Di brillante intuizione l’idea di innestare all’interno del film un coro collettivo, ad immagine e somiglianza del grande contenitore social pieno di commenti e opinioni (il più delle volte opinabili e insensati).
I cori/i social media prendono posizione mentre la storia avanza, commentano i fatti, a volte li distorcono o traggono ispirazione da loro. Quando Antigone e i suoi fratelli vengono screditati online dalla stampa e dal pubblico, il suo amico Emone aiuta a perorare la sua causa. Infine, Antigone acquista dai cori anche una certa forza che conferisce alla sua azione una portata che trascende il suo ambiente familiare di immigrati.
La vicenda ricorda un famosissimo fatto di cronaca del tutto nostrano (chissà che alla Deraspe non siano giunte delle voci). Sarebbe interessante un confronto con l’Antigone italiana per eccellenza: Ilaria Cucchi. In bocca al lupo Sophie!
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